di Alfonso Maffettone
ISCHIA, (NAPOLI), 1 OTT, (Italia Estera) - “Ischia paradiso di gioventù, non ti posso scordare più”… . Sono le parole di una canzone degli anni sessanta che celebrava l’isola verde per le sue bellezze naturali e soprattutto per l’accoglienza riservata alle nuove generazioni che la facevano da padroni in un incomparabile assetto di spiagge e mare incontaminati.
Sono trascorsi molti anni ma è rimasto solo il ricordo di quel paradiso. L’isola è diventata preda del traffico caotico, dell’abusivismo edilizio, del rumore e di tanti altri problemi ambientali e sociali. Politici, esperti, studiosi e semplici appassionati hanno aperto un dibattito sul Corriere del Mezzogiorno, l’ allegato della Corriere della Sera e si sono chiesti quali soluzioni potrebbero essere idonee nel terzo millennio per valorizzare uno dei posti più belli del mondo.
L’armatore Salvatore Lauro, che è stato senatore della Repubblica ed e’ figlio dell’inventore dei trasporti marittimi nel golfo di Napoli Agostino Lauro, ha suonato il suo campanello di allarme tramite Internet, il mezzo di comunicazione di massa al quale possono accedere tutti, giovani ed anziani da ogni parte del mondo con sempre maggiore facilità. Ha pubblicato sul sito www.salvatorelauro.com/ischia/ un manifesto di programma con l’intento di ricostruire “Ischia, l’isola del verde e del benessere”.
L’iniziativa si rivolge al villaggio globale e chiede adesioni , progetti e temi da discutere e da approfondire. “Dobbiamo partire da una consapevolezza: il patrimonio ambientale, termale, paesaggistico e culturale di Ischia –afferma il manifesto – appartiene non solo agli isolani ma all’intera umanità”.
Il documento, riscontrabile su Internet, invita gli ischitani a prendere coscienza che l’offerta turistica, buona negli anni sessanta, va migliorata. I consumatori sono diventati più esigenti e si fa sempre più pressante il richiamo dei Paesi emergenti della sponda adriatica, dell’Asia e di altri continenti che hanno fatto grandi progressi e sono diventati concorrenti forti e temibili. Ci vuole, secondo il manifesto , un approccio più aggressivo per valorizzare le risorse naturali di Ischia. Ma come fare in un mondo globale sempre più competitivo?, si chiede Salvatore Lauro. “E’ necessario un intervento vero, tempestivo e appassionato avendo una visione globale per fare sistema, collegando pubblico e privato per cambiare l’immagine dell’isola. Certo è che gli imprenditori e gli amministratori non possono fare tutto da soli se non si stimola la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, del volontariato, delle imprese e dei clienti/turisti fruitori”. E’ questa la risposta-appello affidata alla “rete delle reti” nell’augurio che vengano fuori idee e mezzi che consentano ad Ischia di continuare ad essere una delle perle del Mediterraneo.
La crisi dell’isola verde non costituisce, comunque, un’eccezione nel panorama nazionale. L’industria del turismo ha avuto in agosto il crollo del 10% dei viaggi in Italia ed il settore alberghiero ha denunciato nello stesso mese il 10% in meno delle camere occupate rispetto agli scorsi anni. Queste difficoltà hanno messo in luce che l’Italia è scivolata al 28/mo posto per la competitività turistica nel mondo. Il presidente di Federturismo Confindustria John Wintler ha parlato di una vera e propria emergenza turistica. “La crisi dimostra la debolezza strutturale di un sistema che non sa valorizzare le enormi risorse di cui il Paese dispone”, ha detto Wintler.
Alfonso Maffettone/Italia Estera
