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22 set 2008L’ira dell’Iran contro Berlusconi

Dure reazioni del governo di Teheran che ha protestato ufficialmente con l’incaricato d’affari italiano - In una nota la Farnesina afferma che “Le parole di Berlusconi a Parigi si riferivano alle ripetute dichiarazioni di Ahmadinejad che hanno messo in dubbio l’Olocausto e addirittura l’esistenza dello Stato di Israele”. “L’Italia auspica che l’Iran adotti un approccio politico-diplomatico costruttivo ed assuma un atteggiamento più responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignità e del diritto all’esistenza di ogni nazione e cultura”
 
 
ROMA, 22 SET.  (Italia Estera) - Parole minacciose sono state proferite ieri  dal presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad (nella foto), secondo il quale qualsiasi eventuale nemico che minacci l’Iran va preventivamente fermato prima che possa premere il grilletto. Si riferiva alle affermazioni fatte recentemente dal premier italiano Silvio Berlusconi, che ha paragonato Ahmadinejad al dittatore nazista. Hanno scatenato dure reazioni del governo di Teheran che ha protestato ufficialmente con l’incaricato d’affari italiano.
Affermazioni analoghe sono state fatte anche da un ex capo di stato maggiore israeliano Moshe Yaalon. Parlando alla radio militare, ha detto che rispetto all’Iran “oggi noi occidentali siamo di fronte a una situazione già vissuta, la mancanza di decisione verso una minaccia non meno grave di quella rappresentata da Hitler nel 1939”. Yaalon ha detto che per contrastare il regime di Teheran si potranno anche tentare mezzi pacifici come pressioni politiche o sanzioni economiche, ma, ha spiegato, “alla fine se non ci si riuscirà, il confronto militare sarà inevitabile”. Nel luglio scorso, durante una missione a Washington, l’attuale capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, Gaby Ashkenazi, ha detto che “Israele deve essere pronto a mettere in pratica tutte le opzioni per frenare il programma nucleare iraniano”.
“Le parole del Presidente Berlusconi a Parigi si riferivano alle ripetute dichiarazioni di parte iraniana che hanno messo in dubbio eventi storici acclarati come l’Olocausto e addirittura l’esistenza dello Stato di Israele”. Lo afferma in una nota la Farnesina dopo la protesta formale da parte di Teheran per le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che alcuni giorni fa ha indirettamente paragonato il presidente Mahmud Ahmadinejad a Adolf Hitler.
«L’Italia auspica che l’Iran, depositario di una grande cultura millenaria, adotti un approccio politico-diplomatico costruttivo ed assuma un atteggiamento più responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignità e del diritto all’esistenza di ogni nazione e cultura» ha concluso il comunicato.
 
Il numero due dell’ambasciata italiana a Teheran, Alessandro Monti, confermano a Roma fonti di Governo, è stato convocato dal ministero degli Esteri iraniano per la consegna di un atto ufficiale di protesta. Il portavoce del dicastero iraniano, Hassan Qashqavi, ha definito ieri le parole di Berlusconi “indegne del popolo italiano e della sua ricca cultura” e prova di “un atteggiamento non equilibrato, che trascende il protocollo di un capo di governo europeo”.
Come riferisce l’agenzia di stampa Irna, “tali illazioni non sono nuove e sono prive di qualsiasi logica”. Berlusconi il 16 settembre a Parigi, ricevendo un premio dall’associazione ebraica Karen Hayesod, ha esortato a non sottovalutare le minacce del presidente iraniano quando parla di distruzione di Israele, perchè già nel secolo scorso “un signore che sembrava democratico ha poi fatto quel che ha fatto, e sapete bene a chi mi riferisco”. (Italia Estera).
 
 
 



 
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