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02 mag 2001Urgono insegnanti negli USA - Li cercano in Europa, ma anche in India

- NEW YORK - Le scuole americane cercano professori all’estero ed anche nell’esercito. Il Dipartimento per la Pubblica Istruzione di New York ricerca, infatti, 12 mila insegnanti, inserendo annunci sui giornali all’estero e anche in Italia.
Il 24 marzo scorso, la stessa “first lady” Laura Bush aveva lanciato un appello ai militari in congedo, perché diventassero professori: “Troops to Teachers”, ovvero “Uomini come insegnanti”. Si tratta di un programma, che ha la durata di sette anni e che aiuta i militari in congedo nel conseguimento di certificati di abilitazione per l’insegnamento nelle scuole.
“Uomini e donne delle forze armate degli Stati Uniti – aveva detto Laura Bush – adesso che vi preparate a lasciare la divisa, vi chiediamo di volgere l’attenzione al fronte interno, alle aule dello Zio Sam, dove c’è bisogno di voi come professori”.
Se i futuri professori non arriveranno dall’esercito, gli insegnanti “americani” verranno dall’estero e soprattutto dall’India, la terra dei nuovi esperti di materie scientifiche.
Gli insegnanti in questo specifico campo sono negli USA in via di estinzione (quelli che
ancora ci sono, hanno lacune culturali spesso enormi),anche perchè il loro lavoro è pagato poco rispetto agli altri: un laureato in fisica o in chimica, per esempio, trova un lavoro più redditizio nel settore dell’industria.
Un caso clamoroso si è verificato nell’area di Cleveland, in Ohio, dove si calcolano 77 mila studenti. Fra 1.200 domande presentate nel duemila dai docenti, solo 45 erano abilitati all’insegnamento delle materie scientifiche. Così, dopo avere cercato invano nei 50 Stati dell’Unione, il provveditorato ha deciso di inviare emissari dell’Ufficio assunzioni in quattro grandi città indiane al fine di trovare candidati alle cattedre di matematica e di scienze. La scelta dell’India è stata adottata dopo che la contea Anne Arundel nel Maryland, per l’anno scolastico 1999/2000 si era rivolta in Asia del Sud per nuovi docenti.
Secondo gli esperti americani l’India sarebbe “un serbatoio migliore di personale specializzato e tecnico” per gli Usa, sia per la buona preparazione universitaria, che per l’ottimo livello della lingua inglese, sia ancora per le retribuzioni locali, finora basse.





 
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