23 mag 2008 | EMERGENZA RIFIUTI: Incidenti a Chiaiano, il Ministro Maroni invita alla calma la popolazione |
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NAPOLI, 24 MAG, (Italia Estera) – Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni ha rivolto un appello ai cittadini di Chiaiano, il quartiere di Napoli insorto stasera contro la trasformazione di una cava in discarica per i rifiuti, invitandoli alla calma ed alla responsabilità. "Era prevedibile una reazione di questo tipo, la capisco, ma è interesse di tutti porre fine a questa vera e propria tragedia nazionale”, ha detto Maroni.
Migliaia di cittadini sono scesi in strada ed in centinaia hanno attuato due blocchi stradali quando si è appreso che il quartiere è tra i dieci siti elencati nel decreto del Governo come possibili sedi di discariche per avviare a soluzione l’emergenza rifiuti. Fonti sul posto riferiscono che i manifestanti hanno lanciato sassi contro gli agenti che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Sette persone sono state fermate e condotte in questura, altre sono rimaste ferite, in modo non grave. Un autobus è stato posto di traverso sulla carreggiata e dato alla fiamme. Un agente con un estintore ha spento il rogo.
Centinaia tra poliziotti, carabinieri e militari delle Fiamme gialle erano giunti nel quartiere per evitare il blocco delle vie d'accesso dopo che nella scorsa settimana si erano avute dimostrazioni contro l’allestimento di una discarica . Un intervento preventivo, quello delle forze dell'ordine, che ha trovato l’opposizione della gente irritata dalle ultime notizie tv sul contenuto del decreto legislativo sulla spazzatura in Campania.
Le forze dell'ordine, in un clima di crescente tensione, hanno provato a far indietreggiare i dimostranti fra i quali anche da donne e ragazzi. Per alcuni minuti la situazione è stata caotica: urla, parolacce, invettive,minacce. Alcune persone si sono allontanate dal luogo degli scontri con il viso insanguinato, uno è stato colto da malore e soccorso dai familiari.
Nel suo appello il ministro Maroni ha ammonito che non ci sono alternative alle discariche per superare l'attuale fase di emergenza rifiuti. "Era prevedibile - ha affermato il ministro, riferendosi agli incidenti - una reazione di questo genere, ma mi pare che nel provvedimento abbiamo preso una decisione saggia: riaprire una discarica in ogni provincia. E' chiaro che non fa piacere una discarica sul proprio territorio ma è un principio di democrazia, di equità che i rifiuti vengano gestiti nel territorio in cui sono prodotti".
"Abbiamo in programma di realizzare dei termovalorizzatori - ha detto ancora Maroni - e ci vuole un po' di tempo, un anno e mezzo-due anni. Nel frattempo, è assolutamente indispensabile spostare i rifiuti e metterli nelle zone che noi abbiamo individuato. Non possiamo tentennare, anche questo è un problema di legalità. Dobbiamo garantire il diritto ai cittadini di vivere senza i rifiuti sotto casa".
Maroni ha assicurato che non ci sarà alcuna militarizzazione del territorio. "Sono convinto - ha detto - che l'ordine pubblico possa e debba continuare ad essere gestito dalle forze di polizia che fanno egregiamente questo lavoro. Credo sia sbagliato militarizzare: daremmo l'impressione di essere in uno stato di assedio. I militari - ha proseguito - verranno utilizzati per presidiare i siti, per evitare intrusioni o danneggiamenti. Le forze di polizia faranno quello per cui sono preposte e cioé il controllo e la gestione dell'ordine pubblico, come hanno fatto in questi mesi e come stanno facendo egregiamente".
Subito dopo il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, sceso in piazza con i suoi cittadini contro l'apertura della discarica di Chiaiano, confinante con il suo comune ha rivolto un appello al Capo dello Stato ed al Papa. "Ci sono state scene da guerra civile e c’è la frustrazione di un'intera popolazione piegata con forza allo stupro del territorio".
Un consigliere della municipalità di Chiaiano ha dichiarato che "le forze dell'ordine hanno caricato senza risparmiare nessuno, neanche i bambini".
Fonti della questura riferiscono che 7 dimostranti sono stati fermati e che un carabiniere è rimasto ferito e 4 poliziotti contusi, 4 anche i dimostranti lievemente feriti.
La questura ha smentito che siano stati lanciati lacrimogeni e l'utilizzo di manganelli. (Italia Estera).
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