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23 mag 2008EMERGENZA RIFIUTI: Il sottosegretario Bertolaso:” Non c’è un secondo da perdere”

Appello alla responsabilità in Campania, Scontri a Chiaiano che non vuole la discarica   
di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 23 MAG, (Italia Estera) – Decine di migliaia di tonnellate di spazzatura accataste ai margini delle strade hanno fatto da tappeto rosso a Guido Bertolaso (nella foto), tornato in Campania con la carica di sottosegretario all’emergenza ai rifiuti secondo la nomina del Consiglio dei Ministri di mercoledì a Napoli che ha adottato due decreti legge, sulla spazzatura e sulla sicurezza. I due provvedimenti sono stati firmati oggi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e saranno pubblicati entro sabato dalla Gazzetta Ufficiale.
 “La situazione è peggiorata rispetto al 2007.  Sono preoccupato e non posso essere ottimista perché le vie d’uscita allora erano molto chiare e adesso sono molto più complicate”, ha detto Bertolaso che è stato commissario straordinario ai rifiuti fino alla primavera dello scorso anno prima di dimettersi per protesta contro l’atteggiamento dell’allora Ministro all’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che gli ostacolava oggi mossa.
Una prova evidente delle enormi complicazioni sorte è il comportamento della popolazione di Chiaiano, una delle tante che non vogliono le discariche. Il quartiere di Napoli è stato incluso fra i dieci siti  in Campania che, in base al decreto legge sui rifiuti ,  diventeranno sedi di megadiscariche. L’allestimento degli impianti  sarà sottoposto al giudizio delle autorità  ambientali che eseguiranno carotaggi ed altri controlli. Nessuna deroga,  secondo Bertolaso, sarà fatta alle normative europee.
 
 “Non ci muoviamo da qui. Difendiamo il futuro dei nostri figli e della nostra salute”, hanno detto uomini e donne che hanno costituito presidi all’ingresso della cava di Chiaiano dove sarà aperto lo sversatoio. Ciascuno di  loro si è detto pronto a sfidare le severe sanzioni  emergenziali  che prevedono il carcere fino ad un massimo di  cinque anni per chi bloccherà le vie di accesso alle megadiscariche diventate, secondo il provvedimento urgente del Consiglio dei Ministri a Napoli, zone di interesse strategico militare sotto la sorveglianza dell’Esercito. La polizia  ha cercato di forzare i blocchi  per liberare l’accesso alla cava ma è stata accolta con un fitto lancio di pietre.Gli agenti  hanno risposto con i lacrimogeni.
” Non possiamo perdere neppure un secondo, il tempo volge al bello ed è arrivato anche il caldo. Rivolgo un appello al senso di responsabilità di tutti. Le montagne di spazzatura che marciscono al sole sono una minaccia alla salute ”, ha affermato Bertolaso in una conferenza stampa nella Prefettura di Napoli con accanto il Prefetto Alessandro Pansa e l’attuale commissario straordinario ai rifiuti, il superpoliziotto Gianni De Gennaro il cui incarico in scadenza lunedì prossimo sarà sicuramente prorogato per un appoggio all’azione del neo sottosegretario.  Bertolaso ha criticato il ritardo avvenuto nell’emanazione dei decreti e lo ha attribuito a “burocrati contrari al cumulo nella sua persona delle funzioni di Capo della Protezione Civile e di sottosegretario”.   
Finora, secondo il commissario per l'emergenza rifiuti Gianni De Gennaro, è stato raccolto un milione e 59mila tonnellate di immondizia ma  non basta. “Non c’è la capacità di smaltimento finale, esistono impianti che producono tipologie di rifiuti che non si sa dove mettere. Questo e' il problema. Dunque c'e' bisogno di una vera collaborazione e di un grande senso di responsabilità da parte di tutti '', ha sottolineato anche De Gennaro.
E’ necessaria la realizzazione dei termovalorizzatori. Il governo ha stabilito che  gli impianti di incenerimento dovranno essere quattro, uno anche a Napoli. Bertolaso si è oggi assicurato la massima collaborazione dal governatore Antonio Bassolino e dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino che si è detta d'accordo ad individuare la zona per la realizzazione della nuova struttura.
A chi obiettava che  quattro termovalorizzatorii erano troppi, Bertolaso ha replicato che c’ è l’arretrato da smaltire. "Ma dove mettiamo i sette-otto milioni di ecoballe?. I tedeschi - ha aggiunto - bruciano i nostri rifiuti, con impianti che hanno qualche anno in più dei nostri. Sono più fessi di noi? Non rispettano le regole?".
Quanto all'indicazione dell'area da parte del Comune, "il termine- ha detto Brertolaso- non sarà perentorio: se ci sarà data una risposta in 45 giorni, invece che in 30, non sarà un problema - ha aggiunto - Nessun Comune sarà commissariato per un po' di ritardo".
A giudizio del sottosegretario, non vi sono sorprese nel decreto legge: si procedera' sulle discariche di San Arcangelo Trimonte (Benevento) e di Savignano Irpino (Avellino) che dovranno essere pronte entro metà giugno. Per quel che riguarda la provincia di Salerno, invece, Bertolaso ha aggiunto che  ''Serre ha già dato '', sottolineando che sarà ''estremamente rispettoso e attento'', senza però escludere che vi sarà un raddoppio della discarica o un ritorno al sito di Valle della Masseria. ''Abbiamo bisogno di alcuni milioni di metri cubi di spazio per portare il tal quale nelle more della realizzazione dei termovalorizzatori da una parte - ha continuato - e della vera raccolta differenziata dall'altra''.
 
Sul termovalorizzatore di Acerra, "dove tutto è fermo", si riprenderà a lavorare a partire da lunedì. “ Chi ha fatto l'84, il 90% del lavoro (il gruppo Impregilo) deve anche completare", ha spiegato Bertolaso, occorrerebbe troppo tempo se si conferisse l'incarico ad altri.
 Saranno sciolti i cosiddetti consorzi di bacino, ''che, per quel che riguarda Napoli e Caserta sono ricettacoli di tutto, tranne che di attività finalizzata alla raccolta differenziata”, ha detto Bertolaso.
I militari, il cui impiego è previsto dal decreto legge,  non avranno compiti di ordine pubblico che resterà di competenza esclusiva delle forze dell'ordine. "Non ci sono e non ci saranno regole d'ingaggio per i militari", ha chiarito Bertolaso, “ ma solo l’incarico di sorveglianza, tutela e protezione dei siti che saranno adibiti a discarica”.
Alfonso Maffettone/Italia Estera



 
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