LA PAZ, 2 MAG. (Italia Estera) - Mazzata per Telecom Italia. La Bolivia, infatti, ha deciso di nazionalizzare Entel (Empresa Nacional de Telecomunicaciones), società controllata dal gruppo italiano guidato da Franco Bernabè. Il presidente boliviano Evo Morales ha deciso di annunciare il provvedimento insieme a un serie di altre nazionalizzazioni, in occasione della Festa dei lavoratori. Torna dunque sotto l'ombrello dello Stato il principale operatore nelle telecomunicazioni.
"Entel torna in mano al popolo boliviano", ha detto Morales, aggiungendo di aver chiesto al ministro dei Lavori Pubblici di "assumere il controllo assoluto delle istallazioni di questa azienda sul territorio nazionale", anche "in caso di resistenza da parte di qualche lavoratore o funzionario".
Morales ha precisato che si è visto forzato a prendere questa decisione perchè "abbiamo provato a negoziare, abbiamo provato a dialogare con Eti Telecom, ma disgraziatamente non abbiamo trovato da parte loro nessuna volontà".
I servizi di base non possono essere privati", ha sottolineato il presidente boliviano, che ha lanciato un appello ai governi del mondo intero "perchè assicurino che i servizi di base, come l'acqua, l'energia, le telecomunicazioni, siano considerati diritti umani".
Entel era stata privatizzata nel 1995: Telecom Italia aveva pagato in quel momento 610 milioni di dollari per acquistare il controllo del 50% più una azione del capitale dell'azienda allora pubblica di telecomunicazione.
Nel maggio del 2006, il governo boliviano ha annunciato la sua intenzione di riprendere il controllo di Entel, e Telecom ha richiesto un arbitrato internazionale sulla vicenda, di fronte all'Icsid (International Centre for Settlement of Investment Disputes of the World Bank), organo di risoluzione delle controversie della Banca Mondiale.