ROMA, 22 APR. (Italia Estera) - L’euro ha sfondato per la prima volta la barriera di 1.60 ed è stato quotato1.6019 contro il dollaro mentre il prezzo del greggio ha raggiunto la vetta di 119, 26 dollari al barile, in rialzo di 88 centesimi. Sono due record storici, entrambi determinati dall’inarrestabile debolezza del dollaro.
La moneta unica si è rafforzata in seguito alle dichiarazioni di uno dei dirigenti della Banca Centrale Europea Christian Noyer il quale non ha escluso un rialzo dei tassi di interesse se i governi non agiranno per un controllo dei prezzi al consumo.
``Il nostro grande problema è assicurarci che l’inflazione in Europa scenda al di sotto del 2 per cento nel prossimo anno. Noi faremo di tutto per centrare questo obiettivo e se necessario useremo la leva dei tassi di interesse '', ha detto Noyer.
La moneta unica potrebbe continuare la sua folle corsa e raggiungere nella prossima settimana la punta di 1,65 contro il dollaro. E’ quanto prevede Greg Anderson, uno degli esperti di strategia valutaria all’ ABN Amro Bank NV in Chicago sostenendo che l’Euro ha finora battuto tutte le soglie di resistenza a partire da 1,30.
L’ euro si è apprezzato dell’1.4 per cento in Aprile e del 9.7 per cento nel 2008 contro il biglietto verde sul presupposto speculativo che l’inflazione incoraggerà la BCE a mantenere inalterato da sei anni il tasso di interesse al 4 per cento. Recenti stime ufficiali hanno riportato che il tasso annuale di inflazione è passato al 3.6 per cento in marzo, il più alto negli ultimi 16 anni.
Sul fronte del mercato energetico, il prezzo del petrolio ha sfondato quota 119 dollari al barile sull’onda delle tensioni geopolitiche in Nigeria, ma anche della resistenza dei Paesi dell’Opec ad aumentare la propria offerta sul mercato e dello sciopero in una raffineria in Scozia. Inoltre ha pesato la debolezza del dollaro a sua volta messo sotto pressione dalle spinte inflazionistiche manifestatesi negli Usa. (A.M./Italia Estera)