Il voto per corrispondenza deve essere modificato
ROMA, 14 APR (Italia Estera) - Rischio brogli, poca segretezza del voto e troppi elettori che non hanno potuto votare: Mirko Tremaglia, padre della legge sul voto per gli italiani all'estero, denuncia le carenze applicative emerse anche in questa tornata elettorale. "Anche quest'anno (é la seconda volta che gli Italiani all'estero sono chiamati ad eleggere i propri rappresentanti nel Parlamento) circa 200.000 connazionali residenti all'estero ed aventi diritto al voto - sottolinea - non hanno potuto esercitare il loro diritto perché non hanno ricevuto il plico elettorale in quanto l'indirizzo era sbagliato".
Disguidi, secondo Tremaglia, di responsabilità dei Comuni "che non hanno fatto le rettifiche dei dati dopo la precedente consultazione elettorale del 2006", ma anche del Ministero degli Interni, che non provvede nei confronti dei Comuni inadempienti.
Il secondo problema è la segretezza del voto, visto che le sanzioni penali previste dalla legge non vengono applicate. Per Tremaglia, pur mantenendo il voto per corrispondenza, è "indispensabile effettuare le operazioni di voto presso le Ambasciate, i Consolati, le Scuole o altri locali". Per quanto riguarda il primo problema, per l'esponente di An-Pdl, occorre "impegnare i Comuni alla verifica degli indirizzi". Quanto ai brogli, occorre "correggere la legge" per permettere che le operazioni di voto si svolgano in locali ad hoc. (Italia Estera).