Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
12 apr 2008VOTO ALL’ESTERO: Il presunto tentativo di brogli nel voto degli italiani in Sud America denunciato dai giornali italiani

Le dichiarazioni di Dell’Utri e di Barbara Contini. Aldo Micciché sarà sentito dai magistrati della Dda di Reggio Calabria
ROMA, 12 APR.  (Italia Estera) -  Un nuovo presunto tentativo di brogli in Sud America sul quale indaga la Procura Calabrese , viene denunciato da alcuni giornali italiani. L’operazione fa capo ad un faccendiere calabrese da tempo residente in Venezuela Aldo Miccichè: In essa sarebbe intervenuta la cosca Piromalli di Gioia Tauro, la più potente della 'ndrangheta ed un politico siciliano di primo piano  dell'Utri.
Dalla vicenda, emerge che la cosca Piromalli si sarebbe attivata, mobilitando l'affarista Aldo Micciché, presunto emissario del gruppo criminale calabrese in Sud America, per inquinare il voto facendo risultare come votate, anche attraverso il coinvolgimento di consoli onorari ed addetti ai seggi, circa 50 mila schede mai pervenute ai destinatari e che quindi dovevano essere restituite intatte ai consolati.
 
 E su quelle 50 mila schede bianche sarebbe stato segnato, invece, il simbolo del partito cui appartiene il big della politica siciliana coinvolto nell'inchiesta.
L'affare avrebbe previsto come contropartita per i voti procurati con il broglio, denaro, ma soprattutto la promessa ai Piromalli, della modifica del 41 bis per alcuni affiliati alla cosca detenuti e l'aggiustamento di alcuni processi.
Ma di questo tentativo se ne è parlato anche nei giorni scorsi quando in sud America alcuni attenti funzionari del consolato italiano hanno scoperto che molte  schede in più erano state stampate dalla tipografia incaricata dal Consolato. Anche il ministro  dell'interno Giuliano Amato nel corso della  conferenza stampa di ieri  al Viminale ha assicurato che il tentativo  dovrebbe essere stato "prevenuto" grazie al fatto che il ministero degli esteri " ha provveduto a garantire che quelle schede non vengano mai perse di vista", dopo la segnalazione, avuta alcuni giorni fa, dai magistrati calabresi.
Da questa storia che è ancora tutta da approfondire emergerebbe la potenza della cosca Piromalli, capace, con il controllo di 50 mila voti, di avere un ruolo in elezioni, come quelle che si sono già svolte nei giorni scorsi all’estero. Il politico coinvolto nella vicenda avrebbe avuto un colloquio telefonico con Micciché, intercettato dalla Dda di Reggio, in cui si sarebbe fatto proprio riferimento al meccanismo per accaparrarsi le schede bianche.
Si tratterebbe di Marcello Dell'Utri. Ha dichiarato che fino ad oggi non è neppure iscritto nel registro degli indagati. Il suo coinvolgimento nella vicenda deriva proprio dalla presunta telefonata con Micciché, personaggio dalla personalità complessa e dal passato turbolento, rifugiatosi da molti anni in Venezuela dopo essere stato condannato in via definitiva in Italia per bancarotta fraudolenta e millantato credito.
Dell'Utri (NELLA FOTO) in una dichiarazione all'ANSA ha detto di non avere ricevuto alcun avviso di garanzia. "Dell'inchiesta - ha detto - ho letto sui giornali. Non conosco personalmente Aldo Micciché ma l'ho sentito per telefono" e l'ho messo in contatto con Barbara Contini (responsabile per il Pdl degli italiani nel mondo) perché "lui si è offerto di occuparsi dei voti degli italiani all'estero". Dell'Utri respinge qualsiasi ipotesi di coinvolgimento in vicende di presunti brogli. "Stiamo scherzando? - dice - Stiamo dando i numeri! Se vogliono sollevare un polverone elettorale, io questo purtroppo non lo posso impedire".
Dell'Utri dice di non conoscere personalmente Aldo Micciché e di averlo sentito per telefono. "E' una persona con la quale ero qualche mese fa in contatto per ragioni di energia. Lui in Venezuela si occupa di forniture di petrolio. Io ero in contatto con una società russa che ha sede anche in Italia, per cui - spiega Dell'Utri - conoscendo questi russi ho fatto da tramite". In vista delle elezioni Micciché si sarebbe fatto avanti con il senatore di Forza Italia: "mi ha detto 'Posso occuparmi del voto degli italiani all'estero qui in Sudamerica?'. Io l'ho messo in contatto con la nostra rappresentante, Barbara Contini. Poi il discorso si è chiuso.
 
“Questo signore si è interessato di organizzare il voto degli italiani all'estero, come si sono attivate tutte le persone di tutti i partiti e di tutte le latitudini. Quindi non vedo dove sia la materia del contendere". "Micciché - dice ancora Dell'Utri - è un personaggio peraltro notissimo in Italia. E' stato amministratore della Dc negli anni '60-'70. Credo che a suo tempo abbia avuto delle vicende giudiziarie legate a Tangentopoli. Per il resto è un cittadino che vive da molti anni in Venezuela, con famiglia. Non vedo cosa ci sia di strano".
Da informazioni certe raccolte da Italia Estera risulta che Miccichè, negli anni '80, è stato segretario provinciale della Dc di Reggio Calabria e successivamente consigliere provinciale dello stesso partito a Roma. Nel 1988 Miccichè si rese irreperibile perchè ricercato per reati fallimentari e fu arrestato nel 1990 in un albergo di Torino. Le accuse contestate a Miccichè facevano riferimento alla cessione del diurno della stazione Termini da lui gestito negli anni '70. In precedenza Miccichè era stato coinvolto in altre vicende giudiziarie riguardanti truffe, pagamenti di tangenti e finanziamenti ottenuti "illecitamente" da un istituto di credito svizzero. Miccichè, negli anni '80, ha fatto anche il giornalista qui a Roma  dirigeva la ‘Montecitorio’, l’agenzia di cui era proprietario con un collega deceduto, Franco Capati. Successivamente, nella sede di Corso Vittorio, ha diretto il quotidiano "Italia sera".
I magistrati della Dda di Reggio Calabria esprimono, da parte loro, irritazione per la fuga di notizie in merito all'inchiesta. "Una fuga di notizie come questa, in una situazione così delicata - ha detto il pm Di Palma - rischia di avere effetti patologici sul buon esito dell'inchiesta. Non mi interessa tanto il problema del condizionamento del voto, perché è un punto di cui abbiamo parlato per tempo col Ministro dell'Interno e ritengo che quello che dovevano fare, a livello di prevenzione, sia stato fatto, come ha detto Amato. Sono problematiche che non mi riguardano. Quello che mi interessa è il resto dell'indagine, che adesso è tutto compromesso".
 
E poco  fa, si apprende in ambienti giudiziari,  che Aldo Micciché  sarà sentito dai magistrati della Dda di Reggio Calabria raccogliendo la sua disponibilità a chiarire la vicenda che lo riguarda.  Micciché, che risiede da molti anni in Venezuela, sarà sentito per approfondire il ruolo che avrebbe svolto nella vicenda e in particolare in merito ai suoi rapporti con il senatore Marcello Dell'Utri, con il quale ha avuto di recente un colloquio telefonico intercettato dagli investigatori che conducono l'indagine sui presunti brogli.
IL COMMENTO DI BARBARA CONTINI SUI PRESUNTI BROGLI
Barbara Contini, responsabile del Popolo della Libertà per gli italiani nel mondo, ha così commentato ieri sera le notizie sul presunto tentativo di brogli nel voto all'estero. " Tutti i candidati del Popolo della Libertà all'estero, sia in America Latina che negli altri Paesi - si legge in un suo comunicato - sono persone di spiccata integrità morale e completamente estranei, come è estraneo il PDL nel Mondo alle questioni emerse da notizie stampa di oggi. I candidati sono stati oculatamente scelti tenendo presente il loro profilo morale e professionale". " Nel corso di tutte le operazioni di voto all'estero - conclude il comunicato - sono stati sensibilizzati i consolati, ivi compresi quelli dell'America Latina, per un rigido controllo della legalità delle operazioni stesse. Sono state, altresì, inoltrate alla Presidenza della Repubblica e al Ministero degli Esteri tutte le segnalazioni di brogli pervenute presso le nostre sedi".
E questa mattima ha diffuso un nuovo comunicato in cui si legge che:
"Tutti i candidati del Popolo della Libertà all' estero, sia in America Latina che negli altri Paesi, sono persone di spiccata integrità morale e completamente estranei, come è estraneo il 'Pdl nel Mondo' alle questioni emerse da notizie stampa di oggi". Lo precisa Barbara Contini, responsabile del Popolo della Libertà per gli italiani nel mondo riferendosi all' inchiesta della Procura di Reggio Calabria su presunti brogli nelle circoscrizioni all' Estero. "I candidati - assicura Contini - sono stati oculatamente scelti tenendo presente il loro profilo morale e professionale. Nel corso di tutte le operazioni di voto all' Estero sono stati sensibilizzati i consolati, ivi compresi quelli dell'America Latina, per un rigido controllo della legalità delle operazioni stesse. Sono state, altresì, inoltrate alla Presidenza della Repubblica e al Ministero degli Esteri - riferisce Contini - tutte le segnalazioni di brogli pervenute presso le nostre sedi".   (Italia Estera).



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati