di Tommaso Pedicini
COLONIA, 5 APR (Italia Estera) - Radio Colonia, programma quotidiano di informazione in lingua italiana della radio pubblica tedesca WDR (Westdeutscher Rundfunk) ha trasmesso un commento sul presunto scandalo della compravendita di plichi elettorali. Qui di seguito il testo. La versione audio si può ascoltare sul sito: http://www.funkhauseuropa.de/italiano cliccando Radio Colonia.
Il caso della presunta compravendita in grande stile di plichi elettorali si è abbattuto come un ciclone sulla campagna elettorale nella circoscrizione estero. Rimangono però molti dubbi sulle testimonianze di chi giura di aver sentito o visto qualcosa in proposito. Anche la credibilità stessa di chi denuncia tale compravendita è messa a dura prova dal fatto che nessuno di questi testimoni, ad oggi, ha sporto formale denuncia alle autorità consolari.
È molto probabile che alcuni elettori disinteressati al voto abbiano ceduto i loro plichi a qualche candidato, magari isolato nel suo stesso partito e speranzoso di poter risalire in questo modo alcune posizioni all'interno della propria lista.
Ma da qui a parlare di brogli su vasta scala, come sta facendo in questi giorni certa stampa italiana, ce ne passa.
L'impressione è quella che i nemici di sempre del diritto di voto per gli italiani all'estero, e i teorici del broglio sempre e comunque, stiano provando di nuovo la spallata contro un'istituzione discussa fin dalla sua nascita.
Certo il voto per corrispondenza così come è oggi non funziona. La decisione, ad esempio, di non ricorrere all'uso della raccomandata per recapitare i plichi perché troppo costosa è stata una leggerezza imperdonabile da parte delle istituzioni competenti. Ed, inoltre, è chiaro che istituire seggi elettorali all'interno degli uffici consolari darebbe molte più garanzie rispetto dell'attuale voto per posta.
Ma affossare il voto di quasi tre milioni di elettori residenti all'estero sotto una valanga di sospetti e insinuazioni è un'operazione che può contribuire solo all'ulteriore allontanamento dei connazionali dalla politica.
Se, infatti, c'è uno scandalo vero, non è certo quello dei presunti brogli, quanto la miserabile affluenza alle urne delle scorse elezione. Un dato che, visto quanto sta succedendo, questa volta rischia addirittura di peggiorare.
Tommaso Pedicini