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05 apr 2008VOTO ALL'ESTERO: Dibattito Biagini Picchi a Parigi, una campagna Europea.

PARIGI, 5 APR  (Italia Estera) - Immigrati o euro generation, questo il titolo del dibattito svoltosi ieri sera a Parigi nella sede della Maison des Initiatives Etudiantes che ha visto il confronto diretto tra Beatrice Biagini, Partito Democratico, e l'onorevole Guglielmo Picchi, Popolo della Libertà, entrambe candidati alla Camera nella ripartizione Europa.
L'incontro è stato moderato da Adriano Farano, direttore del magazine europeo edito in sette lingue Cafebabel.com, che ha organizzato il dibattito con lo scopo preciso di confrontare in modo diretto i giovani (e meno giovani) che vivono quotidianamente un'esperienza da italiani all'estero, ai candidati dei due principali schieramenti in corsa per le prossime elezioni.
L'afflusso del pubblico è stato confortante: sala piena, con oltre cinquanta vivacissime presenze. Una risposta positiva al temuto distacco tra la classe politica e i giovani italiani.
Il tema centrale, suggerito dal titolo del dibattito è stato proprio il concetto di Europa e la definizione dell'emigrazione Italiana. Beatrice Biagini vede un distacco netto tra le realtà del secolo scorso e il fenomeno dell'emigrazione dei giorni nostri. Si tratta oggi di una mobilità inserita in un contesto europeo – sostiene la candidata del PD – in cui non si dovrebbe più parlare di migrazione ma piuttosto di mobilità. Scopo degli eletti all'estero è rappresentare e interpretare queste trasformazioni.
È proprio in quest'ottica ad esempio che si potrebbe affrontare il tema della corruzione della classe dirigente italiana. "Faccio una campagna sull'Europa – afferma Beatrice Biagini – perche sono convinta che una cornice europea possa gettare le basi di legalità e chiarezza che sconfiggano la piaga italiana della corruzione e della criminalità organizzata. La fondamentale riforma della pubblica amministrazione che preveda maggiore controllo e trasparenza, potrebbe realizzarsi proprio in un contesto europeo".
Altri punti toccati sono stati quelli dell'economia e dello sviluppo italiano, della parità dei diritti e della ricerca scientifica. E non sono mancate le domande provocatorie da parte del moderatore stesso e di una platea che ha voluto far sentire la propria voce, pretendendo risposte chiare e dirette.
Beatrice Biagini ha avuto così l'occasione di argomentare sui punti di forza della sua campagna e del programma del Partito Democratico, ad esempio sul rilancio dell'economia: "L'unica proposta credibile per il rilancio della disastrata economia italiana (23° posto nella classifica europea degli stipendi con una media minima di 13.000€ annui contro i 24.600 dell'Europa) è l'investimento nella ricerca – spiega Beatrice Biagini – una ricerca che porti a risultati concreti che vengano messi immediatamente a disposizione della produttività nazionale. Soluzione che valorizzerebbe il parco cervelli italiano limitando anche la fuga verso i paesi esteri".
Sulla parità dei diritti, specificamente sui temi di pacs, adozione per le coppie omosessuali, o fecondazione artificiale la candidata del PD si è fatta portavoce dell'esigenza di un'armonizzazione delle direttive dei diversi paesi Europei: "È inaccettabile che i cittadini d'Europa rischino di perdere dei diritti acquisiti spostandosi da un paese all'altro. Lo stato deve mantenere una posizione nettamente laica e difendere i diritti di tutti."
Per i giovani e la mobilità Beatrice Biagini ha ricordato tra l'altro l'importanza del progetto POGAS avviato dal governo Prodi per sostenere gli studenti più bisognosi tra quelli che partecipano all'esperienza Erasmus, di cui auspica il sostegno da parte del prossimo governo. E la necessità di convogliare gli sforzi di tutti verso la nuova grande entità politica, culturale ed economica che costituirà l'Europa di domani, a partire dai cittadini che hanno il dovere e la grande opportunità di scegliere il futuro del proprio paese grazie al diritto di voto. (Italia Estera).



 
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