ROMA, 28 MAR, (Italia Estera) – Rientrato l’allarme diossina per la mozzarella di bufala prodotta in Campania. La Commissione europea si è dichiarata soddisfatta delle misure assicurate dal governo italiano nelle province di Napoli, Caserta ed Avellino ed ha annunciato “che non sussistono al momento ragioni per intraprendere ulteriori azioni”. A sua volta la Francia ,che stamattina aveva ritirato dalla vendita le mozzarelle di bufala della Campania per motivi precauzionali, ha fatto sapere di aver revocato il provvedimento dopo la decisione Ue e le assicurazioni ricevute da Roma. Sono "ingiustificate" invece, secondo la Ue, le misure prese dalla Corea del Sud e dal Giappone che avrebbero agito - riferiscono fonti comunitarie – non su dati e rilevamenti concreti ma esclusivamente su informazioni tratte dalla stampa. “Per noi le misure adottate da questi due paesi sono del tutto ingiustificate" ha detto la fonte . A quanto si apprende Tokyo sta già revocando le misure e si formula l’augurio in sede comunitaria che a breve faccia lo stesso anche la Corea.
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Nina Papadoulaki, portavoce del commissario alla Salute Androula Vassiliou dell’UE, ha riferito che "le autorità italiane avevano informato con una lettera della Ministro Livia Turco che erano stati intensificati i controlli nelle aziende interessate e che erano state compiute ulteriori ispezioni con l'obiettivo di rintracciare e richiamare i prodotti contaminati ed effettuare un sistematico controllo in tutti i caseifici". Nella lettera ,ha proseguito Papadoulaki, si specifica che sono particolarmente interessate le province di Napoli, Caserta e Avellino ed ha aggiunto che "la Commissione è soddisfatta dei progressi fatti e non vede al momento alcuna ragione per intraprendere azioni" di salvaguardia a livello comunitario.
''Non ci sono rischi immediati dalla mozzarella contaminata", ha assicurato Papadoulaki ed ha tenuto a sottolineare che "escluse le mozzarelle provenienti dai 25 stabilimenti in cui sono stati confermati livelli di diossina superiori al livello Ue, tutto il resto può essere venduto".
La Commissione europea ha anche chiarito che Parigi non ha imposto embarghi ma ha solamente "intensificato i controlli per impedire che vengano vendute le mozzarelle in arrivo dai venticinque stabilimenti campani contaminati". (A.M./Italia Estera)