Cinque mesi di eventi a “Lucky Number Seven” è l’edizione 2008 di una delle kermesse più importanti del sud-ovest americano. Quest’anno si svolgerà dal 22 giugno al 26 ottobre e riunirà insieme artisti provenienti da tutto il mondo.
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NEW YORK, 14 MAR. (Italia Estera) - A Santa Fe, capitale del New Mexico (Usa), è tempo di arte contemporanea. Dal 22 giugno al 26 ottobre 2008 infatti è in programma la settima edizione della prestigiosa Biennale Internazionale di Arte Contemporanea: “Lucky Number Seven”. Curata da Lance Fung, famoso per il suo Snow Show realizzato a Torino durante le olimpiadi invernali del 2006, è il fiore all’occhiello dell’organizzazione no-profit Site Santa Fe. Nata nel 1995 con lo scopo di diventare punto di riferimento per la vita culturale della città e per la zona sud-occidentale degli Stati Uniti soprattutto per quanto riguarda le arti visive, Site Santa Fe organizza mostre durante tutto l’anno ed è sede per importanti esposizioni itineranti internazionali. L’evento si colloca nel contesto delle celebrazioni per il quattrocentesimo anniversario della fondazione della più antica città statunitense ed è sostenuta tra gli altri dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles.
Lance Fung ha invitato a far parte del team curatoriale 19 istituzioni d’arte contemporanea mondiale, tutte no-profit e dedicate alle arti visive, sul modello di Site Santa Fe. Per l’Italia, che è l’unico Paese a partecipare con due organizzazioni, collaborano la Fondazione Mazzotta e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ma spiccano anche realtà come Frankfurter Kunstverein, Palais de Tokyo, Vienna Secession e il nuovissimo Ullens Center di Pechino. Tra i direttori artistici delle edizioni passate della manifestazione ci sono nomi come Robert Storr, Rosa Martinez e Francesco Bonami, direttori delle ultime edizioni della Biennale di Venezia, a testimonianza della credibilità, della forte spinta innovatrice e della portata di questo evento.
Le opere esposte saranno tutte “site-specific”, ovvero appositamente concepite per il luogo espositivo e ispirate ad esso, che cesseranno di esistere alla chiusura della Biennale: ecco perché è un avvenimento unico, l’unica opportunità di vedere i lavori dei 22 artisti selezionati. Tra questi ci saranno gli italiani del gruppo Studio Azzurro di Milano e il giovane napoletano Piero Golia, che vive e lavora a Los Angeles .
La Biennale di Santa Fe sarà anche un’occasione ulteriore e particolarmente stimolante per visitare la città con le sue nuove gallerie d’arte contemporanea dove si possono acquistare anche opere dei nativi americani: gioielli d’argento e turchese, tappeti navajo, ceramiche, ceste, maschere e capi d’abbigliamento tradizionale. Da non perdere gli studi degli artisti, aperti ai visitatori sia in città che nei pueblo vicini. Inoltre intorno alla città si possono visitare numerosi set cinematografici dove sono stati girati recenti film western (come “Quel treno per Yuma” del 2007) e vivere un’esperienza al di fuori del comune nello stato più magico d’America.(Italia Estera).