09 mar 2008 | ELEZIONI USA: Obama batte Hillary Clinton nel giorno della festa della donna |
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NEW YORK, 9 MAR. (Italia Estera) – Barack Obama è tornato alla vittoria dopo le sconfitte nelle primarie presidenziali di Texas, Ohio e Rhode Island . Il senatore afroamericano ha battuto nei caucus nel Wyoming Hillary Clinton con il 61% contro il 38% dei voti. Un largo margine nello stato meno popoloso fra quelli americani, con 500 mila abitanti a stragrande maggioranza bianchi e con una minima posta in palio per i democratici,18 delegati sei dei quali possono andare come indipendenti alla convention di Denver in agosto.
Il Wyoming si è pronunciato in favore di Barack Obama nel giorno della festa della donna sebbene sia stato il primo stato ad estendere il diritto voto all’ altro sesso e sia stato anche il primo dell’Unione ad eleggere un governatore donna, Nellie Tayloe Ross nel 1925. “Questa non si presenta come una questione di femminismo, noi vorremmo un primo presidente donna ma non possiamo dimenticare altre preoccupazioni”, ha detto a Cheyenne Susan Canno, 55 anni, sostenitrice di Barack Obama che ha battuto la Clinton con ben 23 punti di distacco.
Nelle 23 contee circoscrizionali si è avuto un’affluenza record, in particolare in quella di Laramie dove più di 1500 elettori sono andati a votare a Cheyenne, un numero che ha surclassato i 160 del 2004. Una risposta alla Clinton che più volte aveva deriso i caucus (assemblea elettorale), nei quali il suo avversario si è dimostrato fortissimo, ritenendo che fossero espressione di un procedura non democratica..
Questa volta Hillary Clinton si è fatta precedere dal marito Bill e dalla figlia Chlesea e venerdì è giunta lei a Cheyenne ad impegnarsi personalmente nella campagna elettorale dimostrando quanto sia importante per lei qualsiasi posta in palio anche minima nella lotta testa a testa con Obama. Ha reiterato la proposta per un ticket presidenziale ma il suo avversario ha rifiutato.
Il senatore afroamericano ha vinto dovunque anche nelle città del centro sud del Wyoming dove le organizzazioni sindacali sono tradizionalmente forti da quando fu costruita nel 1868 la ferrovia dell’Unione del Pacifico. Si è aggiudicato 7 delegati contro i cinque della Clinton ed è sempre al comando per la nomination democratica. “Questa è una grande vittoria. Avete visto che furiosa campagna ha fatto qui l’ex first lady”, ha detto David Plouffe, manager elettorale di Obama. “Aggiunti ai successi in Colorado, Nebraska e stato di Washington, il risultato nel Wyoming indica la forza di Obama nel West”, ha affermato Plouffe.
I prossimi appuntamenti delle primarie sono martedì 11 nel Mississippi ed il 23 aprile in Pennsylvania, due stati di gran lunga più ricchi di delegati. La sfida fra i due candidati democratici continua serrata dopo il Wyoming, uno stato tradizionalmente repubblicano e dove i repubblicani hanno votato il 5 gennaio scorso . La situazione nel G.O.P è già chiara. I successi di martedì in Texas, Ohio, Rhode Island e Vermont hanno matematicamente assicurato all’eroe del Vietnam John McCain la nomination per la convention di Minneapolis in settembre. Il presidente George Bush ha dato il suo appoggio mercoledì scorso all’amico-nemico McCain per rafforzare l’unità del partito nella sfida con i democratici. (A.M./Italia Estera)
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