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07 mar 2008Cgie: l’impegno per la terza eta'


Presentata dal Presidente Maria Rosa Arona la relazione della Commissione Tematica - Sicurezza e Tutela Sociale
ROMA, 7 MAR. (Italia Estera) - Maria Rosa Arona, Presidente della Seconda Commissione Tematica – Sicurezza e Tutela Sociale, nel corso della terza e ultima giornata dei lavori dell’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ha presentato la relazione sull’impegno del CGIE per la terza età.

Maria Rosa Arona ha affermato che “la problematica degli anziani italiani residenti all’estero va affrontata in un’ottica globale, cercando di creare una connessione con la realtà dei giovani, allo scopo di creare un rapporto di solidarietà tra generazioni”.

Un richiamo al dibattito, dunque, nell’ambito delle commissioni continentali. La Commissione ha portato avanti in questi mesi un lavoro di analisi delle comunità di anziani nei vari continenti, corredando lo studio con indicazioni storiche e conquiste ottenute nelle varie realtà territoriali. “La conoscenza – ha spiegato Maria Rosa Arona – è un dato di partenza. Va aperta una riflessione, che veda partecipi i Comites ed il CGIE, per rielaborare le politiche per gli italiani all’estero. In quest’ottica – ha sottolineato Arona - sembra necessario impegnarsi per rafforzare il collegamento delle comunità con la vita politica economica e sociale del Paese”.

Aroma ha affermato che l’integrazione nella società e la partecipazione alla vita delle comunità locali, sono i problemi veri da risolvere. “L’Italia, dopo aver conosciuto l’emigrazione, vive oggi l’era della globalizzazione. Le comunità italiane all’estero, in tal senso, costituiscono una grande opportunità. Bisogna ripensare ad una forte solidarietà intergenerazionale. L’allungamento della vita è un valore e come tale deve essere sfruttato”.

La Presidente Arona ha poi ricordato l’importanza che hanno avuto, in passato, i fenomeni migratori, che hanno assicurato lo sviluppo ai paesi di insediamento. “Dobbiamo raccogliere l’occasione fornita dalla Prima Conferenza Mondiale dei giovani italiani all’estero in fase di preparazione, per ricostituire quel circolo virtuoso fatto di esperienza, innovazione e solidarietà tra le generazioni. Bisogna dare agli anziani la possibilità tangibile di mettere a disposizione delle giovani generazioni il patrimonio di conoscenze di cui sono custodi”.

La Presidente Arona ha poi affermato che “bisogna puntare su un invecchiamento attivo, sulla qualità della vita. La Spagna – prosegue - ha approvato una convenzione multilaterale che crea di fatto un’area di protezione sociale”. La rete dell’associazionismo può andare nella direzione indicata dalla Commissione e svolgere un lavoro decisivo di raccordo tra le generazioni, consentendo, in epoca di globalizzazione, un migliore approccio anche al mondo del lavoro. “Per farlo, è necessario mettere in campo progetti concreti”.

Sull’assegno di solidarietà, la commissione aveva chiesto in precedenza, con un ordine del giorno, che il CGIE illustrasse la situazione. Il Viceministro Franco Danieli, aveva dichiarato nei giorni scorsi che 9,5 milioni erano stati stanziati in forma sperimentale per l’assegno di solidarietà per i residenti nei paesi del Sud America.

“Ma al momento, la situazione di stallo della politica italiana non ci consente di conoscere con chiarezza l’iter da seguire. La commissione ha chiesto al Comitato di Presidenza CGIE di fare tutti gli sforzi possibili al fine di portare avanti un disegno di legge per l’assegno di solidarietà ai residenti all’estero, trasformando la proposta sperimentale descritta da Danieli a rango di legge ordinaria dello Stato”



 
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