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Il voto degli Italiani all'Estero

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06 mar 2008A rischio il voto del personale della scuola all'estero

ROMA, 6 MAR.  (Italia Estera) - Le recenti  disposizioni emanate dal MAE, sul diritto di voto all’estero, non hanno ancora chiarito in maniera definitiva se i docenti in servizio nelle scuole italiane all’estero possono votare per corrispondenza e per quale circoscrizione! Lo afferma in una nota Angelo Luongo che é il responsabile della UIL-SCUOLA all'estero.
Come è noto, il decreto legge n. 24 del 2008 consente a diverse categorie di cittadini residenti temporaneamente all’estero per una durata superiore a sei mesi  di esercitare il loro diritto di voto per corrispondenza all’estero e tra questi ai dipendenti delle Amministrazioni dello Stato, qualora non iscritti all’ AIRE. Tenuto conto delle difficoltà applicative della legge 27 ottobre 1988, n. 470, allo stato attuale  anche il personale di ruolo della scuola destinato all’estero dal MAE può trovarsi in una delle condizioni previste dal  suddetto decreto, in considerazione del fatto che mantiene l'identico trattamento economico, previdenziale, giuridico e fiscale previsto per il personale della scuola in servizio in territorio metropolitano, conserva  la propria scuola di titolarità in Italia per un triennio e percepisce  una indennità per la permanenza al di fuori della propria residenza, come altre categorie di personale statale in servizio all’estero.
Il disagio che tanti docenti italiani da ogni parte del mondo  denunciano in queste ore al sindacato  è comprensibile, se si considera che per venire a votare  in Italia a spese loro, non hanno diritto ad alcun congedo elettorale, ma dovranno utilizzare le loro  ferie! Non solo, ma se  aggiungiamo che tutte le  nostre grandi scuole italiane all’estero, dovranno  sospendere le lezioni per diversi giorni, per l’assenza dei docenti che intendono  votare in Italia, ci si rende  conto che il problema  è molto serio e che e’ quanto mai urgente un chiarimento dell’Amministrazione del MAE. (Italia Estera).



 
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