- NEW YORK - Nella sede del Consolato generale di New York, dopo l’esecuzione degli Inni nazionali, quello italiano e quello americano, il Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, ha inaugurato il primi nucleo del Museo dell’Emigrazione Italiana.
“E’ con grande piacere – ha esordito il Console Generale Giorgio Radicati nell’introdurre Tremaglia – che vi presento il Ministro per gli Italiani nel Mondo, qui con noi perché scelto come Ospite d’Onore della Parata del Columbus Day. Oggi siamo qui per inaugurare un museo che si lega alla memoria della nostra emigrazione. E’ un museo unico nel suo genere – ha spiegato Radicati – che vedrà aggiungersi, a questo piccolo nucleo, una serie di testimonianze destinate ad arricchire questa iniziativa. Il museo prevede anche una pagina web: un sito dove poter leggere ed inserire altre preziose testimonianze di quanti hanno vissuto una pagina della nostra storia. Sono lieto – ha concluso il Console generale – che questo museo sia inaugurato proprio il giorno del Columbus Day, dal Ministro Tremaglia”.
Ancora emozionato per il bagno di folla e per “lo spettacolo meraviglioso all’insegna del Tricolore e dell’amicizia tra l’Italia e l’America”, il Ministro Tremaglia ha innanzitutto donato al museo un cippo con l’emblema del Ministero per gli Italiani nel Mondo. Tremaglia ha ringraziato il Console Radicati per il lavoro svolto a favore della comunità “perché i consoli sono quelli più vicini ai nostri connazionali, ne conoscono le richieste e le esigenze. Questi italiani hanno iniziato il cammino della speranza un secolo fa, e hanno sempre mantenuto vivo il culto della loro terra lontana, della Patria. Quello che è capitato questa mattina è stato struggente - ha poi affermato a proposito della sua partecipazione alla Parata del Columbus Day” – ho sventolato, come Ministro della repubblica Italiana, il Tricolore sulla Fifth Avenue, come fossi in una qualsiasi strada italiana, tra altri tricolori e gli applausi della gente”. Tremaglia ha quindi avuto parole di grande riconoscenza e gratitudine per quanto i nostri connazionali sono riusciti a creare in ogni angolo del mondo.
In riferimento al Museo, il Ministro ne ho sottolineato il messaggio dell’importanza della memoria: “Non bisogna dimenticare il passato, ma occorre guardare al futuro, alla nuova realtà rappresentata dall’Altra Italia nel mondo”.
A conclusione dell’inaugurazione, il Console Radicati ha donato al Ministro una foto di Ellis Island, nel secolo scorso punto di primo approdo per migliaia di nostri connazionali, luogo da cui nasceva il sogno di una vita, di un futuro migliore. Un sogno che, costato enormi fatiche, è divenuto per molti una realtà.
“Impariamo a non dimenticare il passato – ha ribadito il Ministro – soprattutto quando vediamo arrivare sulle nostre coste tanti disperati che inseguono il vostro stesso sogno. L’accoglienza è un fatto di civiltà ed umanità, che deve sempre tener conto della legalità”.
Alla cerimonia ha partecipato anche il Segretario generale del CGIE, Franco Narducci, che ha seguito il Ministro in questa visita, gli esponenti del CGIE per gli USA, Centofanti, Mangione, Delli Carpini, Orefice e Zoratto, Presidente della Commissione Informazione del CGIE, ed il Sottosegretario alla Funzione Pubblica, Learco Saporito. Con loro anche il Capo dei Vigili del Fuoco, Daniel Nigro, “premiato –ha ricordato il Ministro – nel corso della cerimonia del Premio per gli Italiani nel Mondo”, Mike Stern e numerosi parlamentari italo-americani, insieme al fratello del Governatore dello Stato di New York, George Pataki.
Il Ministro ha quindi rivolto un particolare ringraziamento a Lawrence Auriana che, nella sua qualità di presidente della Columbuis Citizens Founfations, “ha dimostrato di essere un vero italiano riguardo ad un tentativo inqualificabile, gli italiani vanno esaltati” ha detto in riferimento alla presenza dei Soprano alla Parata.“La presenza al Columbus Day – ha concluso – è stata un successo morale, grazie di cuore, grazie a tutti gli italiani di New York”.