A che punto è la preparazione delle liste
di José Mantovano-l’Italiano
BUENOS AIRES, 26 FEB. (l'Italiano/Italia Estera) - Si cominciano a fare illazioni e previsioni sulle liste dei candidati all’estero. Vogliamo partecipare anche noi a questo gioco e oggi analizziamo la ripartizione Sud America, dove si eleggono 2 senatori e 3 deputati.
Partiamo dai risultati della volta scorsa: Aisa di Pallaro/Merlo 33,53% (un eletto alla Camera e un eletto al Senato) - L’Unione 27,32% (un eletto alla Camera e un eletto al Senato) – Lista Tremaglia 11,86% (un eletto alla Camera) - Udc 10,75% - Forza Italia 8,31 % - Usei 4,66% - Udeur 1,96%. Da allora le strade di Pallaro e di Merlo si sono divise. Il primo si è avvicinato sempre di più al centrodestra e il secondo sempre di più al centrosinistra. Pallaro correrà col simbolo dell’Aisa e con una squadra agguerrita, della quale farebbero parte due esponenti di spicco del centrodestra, oltre a Walter Petruzziello di Curitiba (Cgie), Stefano Casini di Montevideo (direttore de «L’Eco d’Italia» e collaboratore di Rai International) e Santo Ianni, presidente del Comites di Buenos Aires. Le previsioni gli danno un 1 deputato ed 1 senatore.
Poco si sa della lista del centrosinistra, che però, a prescindere dai nomi, dovrebbe contare su un elettorato fedele e dovrebbe riportare in parlamento un deputato e Pollastri al Senato.
Ricardo Merlo si è dimostrato l’uomo delle contraddizioni. Con l’appoggio dell’Enas, il sindacato vicino ad Alleanza Nazionale, che - bel capolavoro davvero - gli ha messo a disposizione i suoi uffici in Argentina, avrebbe montato una lista di sinistra con esponenti dell’Inca-Cgil e dell’ Inas-Cisl. Dell’Inca-Cgil è Mirella Giai di Rosario (Argentina) che, con 18.500 preferenze nel 2006 fu dapprima proclamata eletta, ma poi, dopo un fantomatico riconteggio, si vide sorpassata per una manciata di voti da Pollastri. (vedi Italia Estera) . Dell’Inas-Cisl è Filomena Narducci di Montevideo, la pasionaria di sinistra del Cgie. Anche Adriano Toniut (Cgie), già coordinatore per l’Argentina della Margherita, dovrebbe essere della partita.
Sempre a proposito di contraddizioni, i comunicati di Merlo parlano di una “lista di giovani” e la Giai, con i suoi ottant’anni, proprio giovanissima non è... Questa lista potrebbe piazzarsi al terzo posto e portare a casa 1 deputato.
E il centrodestra? Pare abbia deciso di correre per il quarto posto, quello della medaglia di cartone. Le prime indiscrezioni fanno intravedere una listarella deboluccia che ben difficilmente potrà arrivare al 21,80%, la somma matematica dei risultati della Lista Tremaglia, di Forza Italia e della Lega nel 2006. Non agevolano certo un buon risultato la decisione di presentarsi sotto il nome di Berlusconi che in Sud America – a nostro avviso del tutto ingiustamente – ha un’immagine molto brutta, lo considerano alla stregua di certi loro personaggi. Come non bastasse, avrebbero arruolato anche Esteban Caselli, un personaggio della cerchia di Menem che si dice abbia un patrimonio personale (non si sa come accumulato) di 800 milioni di dollari e che l’attuale governo argentino vede come il fumo negli occhi e farà di tutto per contrastare. Un’altra follia: volevano candidare Cida Borghetti, una signora che non spiaccica due parole di italiano con l’unico pregio quello di essere un deputato brasiliano in carica (del Parido Progresista). Ma poi si sarebbero accorti che la sua candidatura non era possibile. C’è da rabbrividire. Di questo passo, per rappresentare gli italiani nel mondo, potrebbero mettere Sonia Ghandi o la moglie di Lula, che almeno - lei sì - un passaporto italiano in regola lo ha. C’è chi insinua questa decisione del centrodestra di rendersi il meno appetibile possibile, faccia parte di una strategia per agevolare la lista di Pallaro, grande amico del Cavaliere.
L’Udc si presenta da sola, ma solo per spirito di bandiera e, dopo la rinuncia di Claudio Zin, con candidati che prenderanno sì e no il voto dei propri familiari. Con marchio Usei si ripresenta Eugenio Sangregorio in tandem con Dario Ventimiglia, già candidato nell’Unione per l’Italia dei Valori di Di Pietro. Anche questa lista ha scarse possibilità di successo. (José Mantovano-l’Italiano/Italia Estera)