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Il voto degli Italiani all'Estero

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22 feb 2008VOTO ALL’ESTERO, Il problema della lista dei candidati: Il POPOLO DELLA LIBERTA’

di Michele Frattallone*
BOSTON, 21FEB.   (Italia Estera) -  Descrivere in poche righe tutto quanto e’ successo nel corrente mese di febbraio in relazione alle elezioni 2008, non sarebbe sufficiente un volume che raccolga fedelmente storie legate a singoli partiti grandi o piccoli, riproporre l’argomento ritengo inutile oltre la perdita di tempo a chi scrive e ovviamante al lettore che intende essere informato non solo sulle tante chiacchiere che sfortunatamente abbondano nelle cose che non hanno senso e ben lontani  a concludere le cose da fare, soprattutto quelle positive. Il titolo dell’articolo lo dice chiaramante la composizione della lista dei candidati del Popolo della Liberta’ e’ davvero un problema molto serio, soprattutto quando le cose devono essere fatte bene.
Il Segretario Generale del Partito Democratico, dopo una esperienza negativa di quello che fu il governo Prodi, si e’  guardato bene dallo sganciarsi dal carrozzone in cui viaggiava l’armata Brancaleone.Tutto il resto passera’ alla storia, una storia che l’Italia tutta, sara’ obbligata a pagare un costo molto alto per avere seguito una linea politica non voluta dall’elettorato. Ora riapro il discorso su come riempire un elenco di nomi e cognomi, potenziali candidati nella Lista: Il Popolo della Liberta’. Si puo’ essere d’accordo oppure no, l’evoluzione accelerata,della politica, forse motivata dalle circostanze si e’ costretti a prendere decisioni che all’inizio potrebbero essere non condivise, ma per il collegio estero la lista del centrodestra dovrebbe essere selezionata con oculatezza e seguire la logica fondamentale  della meritocrazia.
Se i responsabili o il resposabile a chi e’ stata affidata la selezione delle candidature, deve o dovrebbe sapere, che la legge elettorale per il collegio estero contrariamente a quanto non previsto all’elettorato italiano con le liste bloccate, quella dell’elettorato estero, la preferenza la prevede ed e’ qui che non si deve perdere la bussola,  quindi e’ necessario sapere scegliere veramente il migliore o i migliori, perche’ almeno in America si valorizza la capacita’ e la personalita’ del candidato ed il simbolo, nel caso specifico, e’ davvero molto riduttivo e quando l’elettore  decidera’ se votare per il  candidato del Popolo delle Liberta’ o quello del Partito Democratico, sara’ soprattutto molto decisivo l’affidabilita’ e la credibilita’ di ciascun candidato.
Questo e’ un principio che non dovra’ assolutamente essere sottovalutato. Poi va considerato che nel collegio estero e mi riferisco nell’aera del Nord America, c’ e’ l’Associazione del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, presente nel territorio e lo ribadisco un territorio vasto quanto un continente, comunque  equivalente 3 volte la superficie europea che per molti anni ha operato nell’ambito del territorio statunitense e tuttora ci sono rappresentanti eletti nei COM.IT.ES. estesi in tutte le circoscrizioni consolari e con l’organizzazione del CTIM, operativo anche negli altri territori compresi nell’’area di ripartizione del Nord America.
Con questo mio articolo e senza preamboli annuncio pubblicamente la mia cadidatura a condizione che abbia (l’approvazione dal Segretario Generale del CTIM, On. Mirko Tremaglia, gia’ Ministro per gli Italiani nel Mondo e da Gianfranco Fini o sostenuta da altri eventuali rappresentanti di Alleanza Nazionale), della mia persona e affidabilita’, hanno avuto ampiamente tutto il tempo per apprezzarla per essere o no considerata qualificata la mia candidatura e quindi a fare parte con altri colleghi di categoria che oso chiamare d’eccellenza non di presunzione ma di umilta’. E non ho alcuna intenzione a fare da contrappeso, ma equilibrare con il giusto peso lo spartire il numero dei candidati, tra il CTIM e gli Azzurri nel Mondo. Il Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo legato ad Alleanza Nazionale e gli azzurri nel Mondo legati a Forza italia.
Il Comitato Tricolore parte da molto lontano e non credo sia corretto qualora decidessero a limitare il numero del candidati proposti dal CTIM e come se si volesse negare il riconoscimento del lavoro svolto dall’ On. Mirko Tremaglia prima che venisse accettata la legge dell’ esercizio di voto attivo e passivo a favore degli italiani residenti all’estero, per il lavoro svolto con abnegazione quand’era Titolare del Ministero per gli Italiani nel Mondo e anche dopo avere subito la sconfitta.
Come e’ altrettanto vero, il candidato prescelto che venisse eletto, inevitabilmente dovra’ sottoscrivere l’accettazione del programma varato dal candidato Premier Silvio Berlusoni, e documenti  che certifichino l’appartenenza al nuovo soggetto politico “Il Popolo della Liberta’ ” ed eventualmente altri regolamenti. Comunque elenco una serie di suggerimenti che aiutino la selezione dei potenziali candidati alle elezioni 2008.
Nelle dette associazioni individuate, il candidato, secondo una mia visuale dettata dall’esperienza, dovrebbe avere dato prova delle sue capacita’ intellettuali, organizzative e cose concrete realizzate e quelle eventualmente in corso d’opera.  Anche la fedelta’ non dovrebbe essere ignorata e le attitudini e talenti innati capaci  ed indispensabibili  come contributo positivo ai lavori parlamentari. La disponibilita’ incondizionata del tempo che il candidato dovra’ offrire, e che io ritengo prioritaria: servire la patria, difendere l’operativita’ per il bene comune. L’ accertamento dell’affidabilita’ del candidato ed innanzitutto, non dovra’ essere di facile preda alla corruzione, ma  sempre d’esempio come personaggio pubblico al servizio della politica, utile per la difesa della nazione ed allo stesso tempo la capacita’ nell’ affrontare e risolvere con determinazione problemi a favore degli italiani residenti all’estero.
I candidati prescelti con la convinzione  della loro incondizionata disponibilita’ a sacrificarsi per una giusta causa perche’ l’appartenenza alla politica non e ’una divisa sportiva, che si puo’ indossare alla domenica quando c’e’ la partita di calcio, ma  dovranno  compiere una vera missione.  L’avere ricevuto l’incarico, non solo per fare sfoggiare le stellette sulle spalle, ma consapevoli di accettarlo come umili servitori ed avere il senso dello stato, pronti e disponibili con chi veramente ha bisogno di essere aiutato e non importa se sono cittadini italiani che vivono in italia od all’estero. A queste cose descritte, i potenziali candidati, qualora e per qualsiasi motivo non si dovessero riconoscere, forse sarebbe piu’ onesto e corretto fare un passo indietro.
Se la selezione seguira’ tale percorso logico, gli elettori ed i sostenitori del centrodestra potranno essere orgogliosi di avere rappresentanti al parlamento italiano inviati per distinguersi e costituire  un punto di riferimento anche a coloro che verranno eletti nell’ ambito del collegio elettorale italiano.
Con l’augurio che questo modesto decalogo possa chiarire le idee a chi sara’ in grado di coprire un posto e non una poltrona al Parlamento Italiano. Ben vengano singoli casi di imitazioni compartimentali anche da candidati di altre liste.
 
On. Michele Frattallone*/Italia Estera
*Presidente della C.N. del CTIM-USA con funzioni di Rappresentanza. 



 
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