21 feb 2008 | TRASPORTI: Finalmente Alitalia vola in Borsa |
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di Alfonso Maffettone
ROMA, 21 FEB,(Italia Estera) – Finalmente Alitalia vola: il titolo ha ricevuto un’ impennata alla Borsa di Milano dell’ 1,21% . Merito della sentenza del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso di Ap Holding Air One e non ha sospeso le trattative in esclusiva della compagnia di bandiera per la cessione del 49,9% ad Air France-Klm. Gli investitori hanno accolto con favore la notizia ma le nuvole di turbolenza non si sono dissolte a meno di un mese alla scadenza del 14 marzo per la presentazione dell’offerta vincolante.
L’imprenditore Carlo Toto, patron di Air One e capo di una cordata comprendente Intesa Sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs non si è arreso ed intende andare avanti per il “ ripristino immediato di condizioni di trasparenza e non discriminatorietà”.
In attesa delle motivazioni della sentenza, Toto ha preannunciato il ricorso al Consiglio di Stato: «Il nostro progetto per Alitalia rimane pronto, solido e a disposizione del Paese», ha dichiarato il patron.
Dopo la sentenza del Tar, il fronte nordista guidato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, mantiene inalterata la sua richiesta di moratoria per tre anni sugli attuali collegamenti dall’aeroporto di Malpensa e sollecita il presidente di Alitalia Maurizio Prato ad avviare contatti con le forze politiche di centrodestra sulla scorta di quanto detto il 14 febbraio dal direttore generale di Air France-Klm Pierre-Henri Gourgeon secondo il quale l’unione fra il gruppo franco-olandese e l’Alitalia si farà solo se il futuro nuovo governo italiano sarà favorevole. Formigoni, che non ha dubbi sull’esito delle elezioni in aprile, sostiene che il vertice della compagnia di bandiera deve già avviare un dialogo con le forze che comporranno il nuovo esecutivo.
A livello sindacale regna il più grande scetticismo sulla proposta di Air France Klm. I sindacati dovrebbero essere convocati il 27-28 febbraio dal numero uno del gruppo franco olandese Jean Cyril Spinetta per un confronto sul piano industriale per Alitalia. “Quando ci sarà un incontro ci andremo” ha detto il leader Uil Angeletti secondo il quale le “carte bollate” del Tar non hanno fatto chiarimento né potevano farlo. “Le preoccupazioni rimangono tutte -ha detto Angeletti- perche' sono ignoti i contenuti delle soluzioni che propone Air France”.
In attesa del 27 febbraio , Raffaele Bonanni è sarcastico sull’ affare Alitalia. “Sembra una trattativa tra privati e questo non è accettabile” ha detto Bonanni che non esita a parlare di “scandalo” perché sono in gioco, a suo dire, le infrastrutture pubbliche e le azioni della compagnia in mano agli italiani.
I sindacati vorrebbero un incontro con il governo dimissionario di Romano Prodi per accertare che gli esuberi, si parla di 1700 , cadano su un’adeguata rete di protezione in termini di ammortizzatori sociali. Ma il governo non ha fatto sapere nulla né si è pronunciato sul problema in sospeso di Az servizi. I sindacati ammoniscono che così facendo si rischia di far esplodere nuove proteste.
A rompere il silenzio del governo sono le dichiarazioni discordanti rilasciate dai ministri dopo il verdetto dei giudici amministrativi del Lazo. Il ministro per lo sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, plaude alla decisione del Tar che spiana la strada alla vendita di Alitalia ad Air France ma il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, definisce “un danno irreparabile” l’ unione con il gruppo franco-olandese. “Tutti i grandi paesi europei – dice Bianchi - hanno una compagnia di bandiera”. Il vicepremier Francesco Rutelli, invece, reputa positivo il fatto che Air One non abbia buttato la spugna e continui a proporre il suo piano industriale . “E' sempre meglio la concorrenza”, ha detto Rutelli. (Italia Estera).
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