ROMA, 20 FEB. (Italia Estera) - Osservatori OSCE nelle prossime consultazioni elettorali. Ha suscitato molta curiosità la missione ai seggi elettorali italiani degli osservatori internazionali dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea, .
In realtà si tratta semplicemente di consentire a questi osservatori di poter accedere ai seggi elettorali, al pari di tutti i normali cittadini che abbiano diritto di voto ed esibiscano il certificato elettorale”.
Quello degli osservatori OCSE non deve essere considerato un fatto eccezionale: risale al 1990, infatti, la firma del cosiddetto ‘Documento di Copenaghen’ con cui ogni stato membro dell’Osce si è impegnato a invitare le istituzioni dell’Organizzazione e gli altri Stati partecipanti a monitorare i processi elettorali interni. È vero che questo impegno è rimasto a lungo disatteso da parte degli Stati occidentali, ma a partire dal 2000 anche i Paesi a cosiddetta “democrazia matura”, hanno aperto le porte a missioni di monitoraggio Osce.
È avvenuto, tra l’altro nel 2002 in Francia, nel 2003 in Gran Bretagna, nel 2004 in Spagna, negli Usa e nella federazione Russa, nel 2005 nel Regno Unito. E quest’anno, come nel corso delle ultime elezioni di due anni fa, l’Osce farà questo controllo di routine in Italia, in occasione delle prossime elezioni politiche”. (Italia Estera).