ROMA, 18 FEB. (Italia Estera) - Il Ministero dell'economia e delle finanze ha valutato positivamente il quesito posto dagli onorevoli Bucchino, Fedi, Narducci e Farina relativamente all'ulteriore detrazione dell'ICI sulla prima casa, riconoscendo - come avevano sostenuto i summenzionati parlamentari durante l'iter di approvazione della Legge finanziaria 2008 - che detta detrazione fiscale spetta anche agli italiani residenti all'estero, nel rispetto dei principi garantiti dalla nostra Costituzione, in particolare all'art. 3.
Infatti, con la risoluzione N. 5 il Dipartimento delle Politiche Fiscali ha chiarito il quesito posto dai Deputati sopra menzionati, per cui la detassazione introdotta all'art. 1, comma 5, delle Legge finanziaria 2008 sarà applicata anche agli italiani residenti all'estero, con gli stessi criteri statuiti per i concittadini residenti in Italia. In concreto ciò significa che alla già vigente detrazione di 103 euro a valere per l'immobile posseduto in Italia a titolo di prima casa, non locato, si potrà aggiungere la ulteriore detrazione fino ad un massimo complessivo di 300 Euro.
Ribadendo che da tale provvedimento sono esclusi gli immobili appartenenti alla categoria catastale A1, A8 e A9 (ville e castelli) e considerando la tipologia delle case possedute in Italia dai nostri connazionali emigrati, si può affermare a buon diritto che la detrazione massima di 300 Euro è prossima alla detassazione completa dell'ICI.
La risoluzione adottata dal MEF mette fine anche alle interpretazioni piuttosto contrastanti che durante l'iter di approvazione della Finanziaria avevano animato il dibattito tra le rappresentanze degli italiani all'estero. Narducci, anche a nome degli altri deputati eletti all’estero, esprime la grande e personale soddisfazione per questa giusta decisione del Governo, per la quale si erano molto battuti anche in sede di emendamento alla finanziaria. (Italia Estera).