ROMA, 18 FEB, (Italia Estera) – Un’altra giornata di volatilità di Telecom Italia che continua a mantenersi in territorio negativo alla Borsa di Milano nonostante le assicurazioni dell’amministratore delegato Franco Bernabè che ha sdrammatizzato la situazione del debito aziendale. Il titolo ha chiuso oggi a Piazza Affari a -0,90%, dopo un saliscendi di segni più e meno .
Il recupero è stato notevole dopo il terremoto di venerdì ma è rivelatore del nervosismo e dell’incertezza che regna fra gli investitori. Solo il nuovo piano industriale che illustrerà Bernabè il sei marzo al consiglio di amministrazione potrà fare chiarezza sulla situazione di Telecom Italia. Il gravame debitorio, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere sui 37 miliardi di euro.
Oggi l’amministratore delegato ha gettato altra acqua sul fuoco delle indiscrezioni sindacali che venerdì avevano fatto crollare le azioni di Telecom Italia del 7% fino a toccare i minimi del 2003. Esponenti sindacali avevano sostenuto che l’azienda era compromessa dal punto vista finanziario e industriale e che aveva necessità di tagliare i dividendi e ricapitalizzare.
“Siamo totalmente tranquilli sul debito", ha detto l'amministratore delegato di Telecom Franco Bernabè dopo aver ascoltato per un’ora, in un call center dell’Antitrust su invito del presidente dell’ente Antonio Catricalà, le lamentele sul funzionamento e sulle inadempienze di Telecom Italia che lasciano scontenti buona parte dei consumatori. "E’ stato fatto un eccellente lavoro di consolidamento che ci rende molto tranquilli e sereni anche nelle difficili condizioni che hanno caratterizzato i mercati negli ultimi mesi" ha detto l’ad di Telecom. "Non è allo studio alcuna ipotesi di aumento di capitale. Confermo ciò che dice l'azionista", ha aggiunto Bernabè avallando le dichiarazioni di Aldo Minucci, presidente di Telco, la holding del gruppo italiano, il quale aveva escluso eventuali operazioni straordinarie.
Telecom è dalla scorsa settimana sulle montagne russe delle contrattazioni borsistiche in seguito anche all’annuncio di Bernabè di aver creato una divisione autonoma – Open access- per l’accesso alla rete fissa di tutti i concorrenti a condizioni concordate.
Piazza Affari, la commissione competente dell’UE e gli esperti del settore hanno accolto con freddezza l’annuncio ritenendo che Open access sia soltanto un passo ma non la soluzione per la separazione della rete fissa dalla casa madre come è avvenuto in Gran Bretagna. (A.M./Italia Estera)