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11 feb 2008ELEZIONI USA: Obama super star nel Maine, quarta vittoria in due giorni

NEW YORK, 11 FEB, (Italia Estera) – Barack Obama si è imposto nel Maine, un’altra decisiva vittoria, la quarta del week end dopo Washington State, Nebraska e Louisiania.
Fortemente delusa Hillary Clinton. L’ex first lady credeva di fare presa sull’elettorato del Maine ma non aveva calcolato che  la consultazione era a livello di caucus, comitati elettorali, diversi dalle primarie,  nei quali  Obama la fa da dominatore perché il successo dipende da una profonda organizzazione e da un appassionato seguito. La Clinton è stata così messa in serie crisi  da un ciclonico avversario che ha totalizzato il 59% dei voti ed ha accorciato ulteriormente le distanze nel conteggio dei delegati per la nomination democratica.
In un momento anche di crisi finanziaria, l’ex first lady è corsa ai ripari ed ha sostituito la direttrice della sua campagna elettorale dallo scorso anno Patti Solis Doyle, una donna che considerava una figlia adottiva e l’ha sostituita con Maggie Williams, un’ assistente di vecchia data quando il marito era presidente degli Stati Uniti. Un segnale  ai  finanziatori della sua corsa alla Casa Bianca sull’adozione di una nuova strategia più aggressiva in vista dei prossimi impegni, soprattutto delle primarie di martedì in Virginia, Maryland e nel distretto di Columbia.
Euforico Obama.”Ci siamo imposti con un largo margine nel Maine, siamo vincitori costa a costa, dall’Atlantico al Pacifico, al Midwest” ha detto.
Il  senatore nero dell’Illinois  ha chiesto agli elettori di sostenerlo nella lotta contro il principale avversario repubblicano John MacCain ed ha fatto leva sul cambiamento politico, tema dominante della sua battaglia elettorale. “E’ un genuino eroe americano. Ma noi abbiamo bisogno di un candidato democratico che gli dia un forte scossone” ed ha aggiunto in riferimento alla Cinton. “Volete tornare indietro o guardare avanti?”.
Secondo Obama, l’ex first lady è andicappata dalle sconfitte subite dal marito che quando era Presidente fece perdere ai democratici il 47% dei voti nelle elezioni parlamentari, statali e locali.
Sia Obama che Clinton sono ora impegnati nel corteggiamento di John Edwards, il candidato  che si è ritirato dalla gara presidenziale e non ha detto ancora a chi dei due preferisce dare il suo pacchetto di delegati. (A.M.)



 
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