NEW YORK, 7 FEB, (Italia Estera) – Scoraggiato dal risultato nelle primarie del supermartedì, l’ex governatore del Massachusetts, il mormone Mitt Romney si è ritirato dalla gara presidenziale per unificare il partito repubblicano e consentire subito l’inizio di una campagna nazionale contro i democratici che vogliono arrendersi al terrorismo.
“Questa non è stata una decisione facile per me. Io odio perdere”, ha detto Romney in un discorso alla Conferenza dell’Azione politica conservatrice a Washington. “Se io continuo a combattere nella mia campagna fino alla convention, ritarderei il lancio di una campagna
nazionale e favorirei una vittoria di Hillary Clinton o Barack Obama. E in questo tempo di guerra, io non posso permettere che la mia campagna sia in parte di aiuto a chi vuole arrendersi al terrorismo”, ha aggiunto Romney.
L’ex governatore non ha detto se appoggerà John McCain, il trionfatore del supermartedì e ora battistrada alla nomination repubblicana ma ha enfatizzato nel discorso a Washington che condivideva la sua posizione sulla necessità che gli Stati Uniti debbano continuare la guerra in Iraq. “ I candidati democratici vogliono il ritiro e dichiarare sconfitta. Le conseguenze sarebbero devastanti”, ha affermato Romney.
Nelle primarie del 5 febbraio in 22 stati ,costa a costa, da New York alla California, l’ex governatore del Massachusetts ha subito una pesante sconfitta, arrivando terzo con 133 delegati dietro al pastore battista Mike Huckabee che si è sorprendentemente imposto nel sud vincendo 156 delegati.
McCain e Romney, che ha investito nelle presidenziali decine di milioni di dollari del suo patrimonio personale, se ne sono dette di tutti i colori durante la campagna elettorale. McCain lo ha chiamato flip-flopper per aver riabbracciato posizioni conservatrici nel campo dei diritti civili dopo averle abbandonate per opportunismo politico quando era governatore del Massachusetts, uno stato liberal e roccaforte dei Kennedy, famiglia icona dei democratici.
Romney si è trovato in estrema difficoltà ed ha ritenuto che la sua posizione fosse ormai insostenibile e divisoria per il partito repubblicano dopo aver subito delusioni su delusioni a cominciare dalle debacle in Iowa e New Hampshre, gli stati dove aveva puntato su successi sicuri. (A.M./Italia Estera).