Un’altra giornata di proteste in Campania contro il piano di azione anticrisi
di Alfonso Maffettone
NAPOLI 29 GEN, (Italia Estera) – Un’altra giornata di proteste in Campania contro il piano di azione del commissario straordinario all’emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro. A Marigliano e Giugliano in provincia di Napoli, ad Ariano Irpino (Avellino) le popolazioni si sono mobilitate contro la riapertura di discariche e siti di stoccaggio decisa per risolvere la crisi della spazzatura. De Gennaro ha manifestato preoccupazione sulla situazione in Campania in un’ audizione di circa quattro ore davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
Il prefetto ha sottolineato i nodi, le difficoltà e i problemi del lavoro finora svolto ed ha lanciato un appello alla calma appena appresa la notizia degli incidenti. “Così non si avanti, tutte le mediazioni sono state attivate, le rivolte sono un non senso” ha commentato il Commissario straordinario il quale ha spiegato di aver adottato il metodo del confronto e delle audizioni per evitare il dissenso sociale. “Da qualche parte quelle tonnellate di rifiuti le devo mettere. Occorre evitare che quel poco di deciso venga ostacolato” ha detto De Gennaro rilevando che se la rivolta si estende sarà un problema di ordine pubblico e non più del suo commissariato: “Mi auguro che prevalga il buon senso”, ha raccomandato.
A Marigliano centinaia di persone si sono scontrate con le forze di polizia chiamate a protezione dei camion che portavano attrezzature ed altro materiale per la riattivazione della discarica. Una decina di dimostranti sono rimasti lievemente feriti fra i quali anche una donna incinta, bambini ed anziani. Il coordinatore regionale di An per la Campania Mario Landolfi ha protestato per gli eccessi, a suo dire, della polizia contro “cittadini che manifestavano pacificamente e civilmente per difendere il proprio territorio”.
A Marigliano la gente è indignata. Il sindaco Felice Esposito Corcione ha dichiarato più volte che il suo Comune ha avviato da tempo la raccolta differenziata e che i cittadini non meritano l’odore nauseabondo nè i miasmi della discarica. “Perché dobbiamo essere penalizzati proprio noi che abbiamo fatto più degli altri?, si è chiesto il sindaco.
A Ariano Irpino , dove De Gennaro intende riaprire la discarica di Difesa Grande, oggi c’è stato un corteo di un migliaio di persone fra le quali scolari e studenti che innalzavano cartelli con la scritta “NO” a caratteri cubitali. I dimostranti erano guidati dal sindaco Domenico Gambacorta. Un maxi-gazebo è stato trasformato in presidio contro l'arrivo dei camion carichi di spazzatura.
A Giugliano è stata occupata la stazione ferroviaria: tutto il traffico regionale è rimasto interrotto per alcune ore.
Nei 100 giorni che gli restano dei 120 iniziali De Gennaro ha detto che gli occorrono altri fondi per realizzare il suo piano di smaltimento di un milione di tonnellate di rifiuti. “Io ho a disposizione 20 milioni di euro una cifra iniziale che mi verrà incrementata a seconda delle necessità, ma i costi sono notevoli. Basti pensare che il sito di stoccaggio provvisorio di Ferrandelle costa 25 milioni di euro”.
Il commissario straordinario, per meglio gestire l’emergenza, ha chiesto ed ottenuto una nuova struttura per la gestione ordinaria, un ufficio che va ad aggiungersi a quello del commissario liquidatore. Non si sa se sia stato già affidato questo incarico, c’è chi parla di un generale della Guardia di finanza e chi di un ex prefetto. Confusione che genera altra confusione.
La Campania è ancora lontana da una soluzione dell’emergenza ed ha i rifiuti che marciscono a cielo aperto, particolarmente grave la situazione a San Giorgio a Cremano. Finora sono state rimosse 100 mila tonnellate di spazzatura di cui 11.100 esportate verso altre regioni, in pratica il 10%. “ Un aiuto utile ma irrisorio: restano ancora in strada 250 mila tonnellate. In Sardegna abbiamo inviato 6 mila tonnellate, un quantitativo inferiore alla produzione giornaliera di 7.200 tonnellate che ha la Campania” ha rilevato De Gennaro.
Il Commissario straordinario, che oggi ha indicato tre fasi in un cui articolare la propria attività, pensa di incrementare le spedizioni di immondizia all’estero in quanto alcuni siti di stoccaggio indviduati in Campania sono inferiori alle capacità calcolate ed ha allertato l’Ambasciatore a Berlino. “La Germania offre standard che altri Paesi non hanno” ha sottolineato De Gennaro.
Entro il 5-6 febbraio tutti i siti di cui è stata disposta la riapertura dovrebbero essere disponibili ma De Gennaro avrà la collaborazione delle popolazioni e dei lavoratori del settore? Il commissario straordinario è pronto, a suo dire, a rivolgersi anche ad imprese fuori della Campania per avere operai disposti a turni di lavoro di 16 ore anziché 8. Intanto dovrà verdersela con i dipendenti del trasporto e degli impianti per la produzione di Cdr, quelli che funzionano sui 7 in Campania, i quali minacciano scioperi se non avranno gli stipendi che aspettano da dicembre. Una minaccia che rischia di far precipitare Napoli, ora pulita al 90%, di nuovo nell’immondizia e di aggravare la situazione nel resto della Campania.
Alfonso Maffettone/Italia Estera