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31 dic 2007Concluso il tour formatico dei giovani corregionali del Brasile futuri operatori turistici ed eno-gastronomici dell´agenzia


Nella foto, Rafael Petrocco (primo a destra) e Juliano Prado (secondo da sinistra) insieme alle guide, Donato Di Matteo e Pierluigi Francini (quarto e terzo da destra) e Pierluigi Spiezia (terzo da sinistra).



PESCARA, 30 DIC. (Italia Estera) - E’ prevista a marzo 2008 l’inaugurazione delle due agenzie di promozione turistica ed eno-gastronomica dell’Abruzzo che la Feabra (Federazione della associazioni di abruzzesi del Brasile) aprirà nello stato di San Paolo: una nella centralissima Avenida Estados Unidos, a due passi dall’Avenida Paulista, la “Wall street” dell’America latina, sede di banche, multinazionali del nostro Consolato e della Camera di commercio italo-brasiliana; l’altra a Ribeirau Preto, a 300 chilometri dalla capitale economica del Brasile e dell’intero continente sudamericano.
La sede a San Paolo, con vetrine sull’avenida, sarà soprattutto agenzia di promozione turistica dell’Abruzzo, con annesso show-room e sala degustazione dei nostri prodotti eno-gastronomici. La sede nell’interno della stato paulista sarà, invece, più centro operativo al servizio dell’esportazione, disbrigo pratiche burocratiche e commercializzazione dei produttori agro-alimentari e vitivinicoli abruzzesi.
Questo progetto-pilota, proposto dal presidente della Feabra, Franco Marchetti, intelligente imprenditore aquilano emigrato in Brasile 20 anni fa, è stato approvato dal Cram-Servizio Emigrazione della Regione Abruzzo e dall’Assessorato regionale all’Agricoltura.
La proposta della Feabra è la prima risposta alla più importante, dal punto di visto economico, delle linee guida tracciate dal presidente del Cram, Donato Di Matteo al Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo, di cui Marchetti è componente in rappresentanza del Brasile insieme a Rita Blasioli Costa (originaria di Manoppello) che nel più grande e importante stato dell’America latina è addirittura presidente dell’InterComites, quindi di tutti i 25 milioni di italiani e discendenti residenti in Brasile, di cui sei nella sola San Paolo.
Di Matteo alla prima riunione del Cram a Turrivalignani (Pescara) del febbraio 2006 indicò, infatti, che era diritto e dovere, sia degli abruzzesi emigrati (circa 1,3 milioni, tanti come quelli residenti in regione) sia della Regione, di sfruttare finalmente appieno la rete delle nostre Associazioni e Federazioni in Italia e all’estero e realizzare qualcosa di concreto a sostegno del turismo in Abruzzo (non solo quello di ritorno) e promuovere all’estero il territorio, la sua cultura e soprattutto la sua eno-gastronomia. In passato, ha più volte ricordato Di Matteo, la Regione non ha mai colto il desiderio spontaneo dai nostri emigrati nel mondo di voler essere, oltre che “ambasciatori” anche “rappresentanti” del prodotto Abruzzo in tutte le sue peculiarità, davvero uniche in Italia ma, al tempo stesso, poco conosciute in un mondo che, ancora oggi, “non sa dove sia la nostra regione nella Penisola”, come lamentano i nostri corregionali all’estero, che sono da sempre i primi consumatori e promotori del “made in Abruzzo”.
E’, forse, inutile rivelare che già diverse Associazioni e Federazioni di abruzzesi nel mondo si sono prenotate per aprire altrove le agenzie “Abruzzo” (Canada, Australia, Argentina, Rho-Milano, Svizzera e Spagna), un progetto al quale l’assessore all’Agricoltura Marco Verticelli ha aderito con entusiasmo, mettendo a disposizione tutta la progettualità e i fondamentali servizi che i suoi uffici già stanno offrendo gratuitamente alle imprese abruzzesi interessate all’internazionalizzazione, così come alle nostre comunità di corregionali all’estero interessate all’iniziativa.
La prima, fondamentale, fase del progetto Abruzzo in Brasile della Feabra è stata quella della formazione professionale e culturale dello staff che lavorerà in agenzia a San Paolo. Anche qui, su indicazione del Presidente del Cram, la priorità occupazionale deve essere data ai giovani di origine abruzzese. La Feabra ha selezionato e inviato in Abruzzo Rafael Petrocco e Juliano Prado, due giovani italo-brasiliani, originari rispettivamente di Carpineto della Nora (Pescara) e Giulianova (Teramo), che in due mesi hanno conosciuto a fondo tutti i principali percorsi turistici regionali, accompagnati da guide specializzate, oltre che imparare a lavorare in un’agenzia di viaggi e visitare alcune fra le più importanti aziende abruzzesi.
L’ultimo giorno di corso, alla vigilia di Natale, è stato riservato a Roccamorice (Pescara), sia per scoprire gli eremi celestiniani, i tholos e la rinomata scuola alpinistica sia per incontrare il presidente Di Matteo nel suo comune di residenza, al quale i due giovani neo operatori turistico-enogastronomici hanno rendicontato sulla propria indimenticabile esperienza, non solo formativa.
Durante la permanenza in Abruzzo, Petrocco e Prando hanno rappresentato la Feabra all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Teramo insieme alla professoressa Maria Cristina Prando, presidente dell’Associazione abruzzese del Rio Grande do Sul e Santa Catarina di Porto Alegre, in virtù dei consolidati rapporti di interscambio esistenti da tempo fra l’ateneo teramano e quelli brasiliani di Santa Catarina e Ribeirau Preto.
IL TOUR FORMATIVO IN SINTESI:
Civitella del Tronto, Atri e la costa teramana, Teramo, Campli, Castelli, il Santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso e quello del Volto Santo di Manoppello, l’abbazia di Serramonacesca, le località di produzione dell’olio dop fra Moscufo, Loreto Aprutino, Penne e Picciano, con visita al Museo delle tradizioni e arti contadine. Sono queste alcune delle principali tappe del tour formativo dei due giovani abruzzesi del Brasile. Quindi i capoluoghi Pescara e Chieti, Lanciano, città d’arte e del Miracolo eucaristico, per poi tornare sulla costa teatina dei Trabocchi, Ortona, Fossacesia fino a Vasto e Scerni, località di produzione della ventricina.
Nell’Aquilano, oltre al Capoluogo, la città di Ovidio, Sulmona, famosa anche per i suoi confetti, ad Anversa degli Abruzzi, per degustare i suoi rinomati formaggi, e proseguire verso le Gole del Sagittario e il Lago di Scanno. E poi, Fossa, Ocre, le Grotte di Stiffe, Roccaraso, la più importante stazione sciistica del centro-sud Italia, passando per l’altopiano delle Cinque Miglia, proseguendo per Pescocostanzo, Taglicozzo e Celano. Visitati i parchi, soprattutto quello Nazionale d’Abruzzo, con la calorosa accoglienza e collaborazione dell’abate di Pescasseroli, padre Romolo Mariani, abruzzese e già missionario per molti anni in Brasile nelle favelas e fra gli indios.
Nell’ultimo giorno, dopo Roccamorice, i giovani e Di Matteo hanno fatto visita al nuovo stabilimento produttivo, nell’Interporto di Manoppello, della “Luigi D’Amico”, produttrice del famoso Parrozzo e altre specialità dolciarie abruzzesi. Pierluigi Francini, amministratore dell’azienda, ha guidato la delegazione in fabbrica, commentando favorevolmente l’iniziativa della Regione, anche nella sua qualità di responsabile del settore agroalimentare di Confindustria Abruzzo.
 
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