La scelta nella prossima settimana fra Air France-Klm, Air One e cordata Baldassarre
di Alfonso Maffettone
ROMA, 6 DIC, (Italia Estera) – Forse l’ iter per la sopravvivenza dell’Alitalia è giunto al suo atto finale dopo il fallimento della gara di privatizzazione nei mesi scorsi. Il Cda della società ha deciso stasera che si riunirà "presumibilmente la prossima settimana per individuare il soggetto con cui avviare un negoziato in esclusiva" per la vendita della compagnia di bandiera. Tre le offerte giunte oggi sul tavolo dell’Alitalia nel giorno di scadenza per le manifestazioni di interesse: quelle di Air France-Klm, di Air One dell’imprenditore Carlo Toto e la proposta, accolta all’ultimo minuto, della cordata dell’ex Presidente della Corte Costituzionale e della Rai Carlo Baldassarre che era stata esclusa in novembre.
Chiunque acquisterà Alitalia non avrà certamente una strenna natalizia. La compagnia di bandiera è stata nella sua lunga storia sottoposta a pressioni politiche e sindacali che le hanno fatto accumulare debiti per 1610 milioni di euro e perdite per 450 milioni di euro. Inoltre la compagnia ha almeno 3500 esuberi ai quali vanno aggiunti i 5000 del ramo service, numeri che fanno venire il capogiro e difficili da smaltire se organizzazioni e rappresentanti politici, come sempre, scenderanno in campo in difesa dei livelli occupazionali. Alitalia, insomma, è ancora una brutta gatta da pelare. Sarà interessante vedere nelle mani di chi finirà se questa gara non fallirà come le altre volte.
Uno dei maggiori concorrenti Lufthansa ha gettato la spugna oggi ed ha preferito tirarsi indietro lasciando campo libero. Air France-Klm, invece, si è fatta avanti con determinazione ed ha riscosso il consenso del mercato finanziario che ha fatto balzare il titolo Alitalia ad inizio delle contrattazioni a Milano al 6,22% ed a chiusura di giornata lo ha fatto ripiegare su un buon 2,9% dopo le perdite dei giorni scorsi.
Air France non ha fornito né i dettagli né l’ammontare dell’offerta ma in un roboante comunicato al board of directors della Magliana non ha esitato ad annunciare che Alitalia veniva “invitata ad entrare nel primo gruppo aereo mondiale’’ . Una opportunità, secondo il gruppo franco olandese, che permetterebbe alla compagnia italiana di sviluppare, attraverso un’eventuale partnership, un piano industriale in linea con i “principi di fondo del Piano di salvataggio e transizione messo a punto dal presidente Maurizio Prato e dal manegement”.
“Per condurre a buon fine il piano- si legge nella nota- Air France Klm conta sull’impegno e il sostegno del personale della compagnia aerea che sarà associato ai frutti della crescita della società e del gruppo”.
Air France si impegna nella lettera a valorizzare sia Roma Fiumicino che Malpensa. Proposte di destinazioni europee e intercontinentali saranno fatte da e verso la capitale il cui aeroporto sarà organizzato come hub come Roissy e Schiphol e numerose destinazioni dirette da e verso Milano saranno studiate con migliorata qualità al fine di meglio rispondere alle esigenze della clientela d’affari sul medio e lungo raggio. Il gruppo franco olandese prevede inoltre “la riconquista del mercato italiano grazie ad uno sviluppo redditizio della rete”. Secondo il numero uno di Air France-Klm Jean Cyrill Spinetta, “ questa rilevante tappa nel consolidamento europeo rientra nel rispetto degli equilibri economici e finanziari del gruppo e in particolare del suo obiettivo di un ritorno del capitale investito dell’8,5% al netto delle imposte, alla fine dell’esercizio 2009-2010”.
Ap Holding, la società del gruppo Toto che controlla Air One, altra società interessata al progetto di acquisizione Alitalia, "é supportata da un core banking group di cui fanno parte Intesa sanpaolo, Morgan Stanley, Nomura e Goldman Sachs". In una nota la società definisce " la propria offerta non vincolante" ed annuncia investimenti complessivi nell'arco di piano (2008-2012) di oltre 4 miliardi di euro in gran parte destinati al rinnovo della flotta di medio raggio".
"Con il supporto di quattro primari istituti di credito nazionali e internazionali, abbiamo predisposto un progetto imprenditoriale solido e credibile, che consentirà il risanamento e il rilancio della compagnia preservandone l'identità italiana. Potremo così restituire al nostro Paese la possibilità di avere collegamenti diretti con il mondo e a migliaia di lavoratori l'orgoglio di far parte di un'azienda sana e competitiva", commenta Carlo Toto, presidente e fondatore di Air One. "La Compagnia di bandiera – dice ancora Toto in una nota - è un asset irrinunciabile per la competitività del nostro Paese e delle imprese impegnate a concorrere su mercati sempre più globali, oltre ad essere un fattore determinante per l'industria del turismo e per le necessità di viaggio degli italiani".
La terza offerta per l’acquisto di Alitalia è stata una sorpresa che il Cda ha voluto fare last minute. L’ex Presidente della Corte Costituzionale e della Rai, Carlo Baldassarre, rappresentante di una cordata di investitori, ha presentato “una manifestazione di interesse non vincolante”. “Ci consideriamo ancora in gioco”, ha affermato Baldassarre.
Il 7 novembre il Cda Alitalia aveva escluso dalla gara di privatizzazione la cordata di Baldassarre ritenendo che non avesse i requisiti per partecipare al progetto.