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14 nov 2007Concluso il vertice intergovernativo Italia-Algeria, Prodi e D’Alema soddisfatti – Le proteste dell’opposizione

ALGHERO (SASSARI), 14 NOV (Italia Estera) - Si è svolto ad Alghero, nel palazzo Civico, il primo vertice italo-algerino. Nella cittadina sarda sono arrivati il premier Romano Prodi ed il presidente algerino, Abdelaziz Bouteflika. I due leader sono accompagnati da una delegazione che comprende cinque ministri per parte.  I ministri degli Esteri dei due Paesi, Massimo D'Alema e Mourad Medelci(nella foto); degli Interni Giuliano Amato e Noureddine Yazid Zerhouni; dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani che vedrà il ministro dell'Energia Chakib Khelil ed infine i ministri del Commercio estero Emma Bonino e El Hachemi Djaaboub.
Il premier ha ricevuto il presidente algerino sulla piazza civica per gli onori militari, con la banda della Brigata Sassari, che è l’unica a cantare anche, ha eseguito gli inni di Italia e Algeria. Subito dopo Prodi e Buteflika hanno raggiunto a piedi il palazzo del municipio.
 
Al vertice intergovernativo tra Italia e Algeria ha partecipato anche il presidente della Regione, Renato Soru, come prevede lo Statuto Autonomo della Sardegna. L'art. 52 stabilisce infatti il necessario coinvolgimento del vertice istituzionale sardo nella "elaborazione dei progetti dei trattati di commercio che il Governo intenda stipulare con Stati esteri in quanto riguardino scambi di specifico interesse della Sardegna". Il Governatore ha preso parte all'incontro bilaterale tra il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, e il ministro dell'Energia algerino, Chakib Khelil.
 
Nel Vertice si è discusso innanzitutto di energia, ma anche un esame della cooperazione comune sul Terrorismo internazionale, una riflessione dei problemi sull'immigrazione clandestina. Infine la volontà da parte delle imprese italiane di penetrare maggiormente il mercato algerino. In Algeria è infatti in atto un imponente piano di investimenti per modernizzare il Paese e l'Italia vuole inserirsi. Ampie possibilità, quindi, nel campo delle infrastrutture e nei lavori pubblici.
 
Il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, nel corso della conferenza stampa che ha chiuso il vertice intergovernativo Italia-Algeria  ha detto che la Sardegna non solo ha ospitato il primo vertice tra l'Italia ed un grande paese non europeo, ma avrà un ruolo strategico nella realizzazione del metanodotto Galsi. "La Regione Sardegna - ha sottolineato D'Alema - partecipa a pieno titolo al coordinamento delle attività tra i due governi. L'accordo raggiunto oggi garantirà alla Sardegna l'approvvigionamento di una grande quantità di gas che arriverà in Italia dall'Algeria passando proprio dall'isola, un fatto che potrà dare sicuro giovamento per i programmi di sviluppo della Sardegna e per le necessità dei suoi abitanti".
 
Soru ha incontrato, prima dell'inizio del vertice, il premier Romano Prodi in una saletta dell'aeroporto di Alghero-Fertilia. Al centro del colloquio diversi temi che interessano l'isola, tra i quali le servitù militari, energia e lavoro.
 
Mauro Pili, deputato di Fi e già presidente della Regione Sardegna, e altri esponenti del centrodestra hanno mosso accuse al Vertice. Una "parata inutile", un "bluff di Prodi e Soru" che più volte in passato si erano detti contrari al progetto di metanodotto e oggi cercano di appropriarsi di progetti voluti da altri, con "doppioni di firme" per accordi già sottoscritti dal governo italiano nel 2002. "E' incredibile - ha spiegato Pili, in una conferenza stampa - la faccia tosta di Prodi e Soru, che dopo aver a lungo osteggiato la realizzazione del metanodotto Algeria-Sardegna-Europa, hanno promosso un vertice per firme che sono un doppione inutile e funzionale solo alla propaganda, visto che per il metanodotto è stato già sottoscritto nel 2002 con un accordo bilaterale tra il presidente Berlusconi e lo stesso presidente algerino, ed è stata approvata una legge per realizzare l'opera". (Italia Estera) -
 
 



 
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