- ROMA – Al Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma, rimarranno esposte,fino al 30 settembre prossimo, le quarantasette fotografie di Marco Marcotulli in tema di “Sangue, diavoli e misteri”.
Si tratta di una mostra fotografica,che permette di scoprire attraverso una serie di negativi, realizzati tra il 1992 ed il 2000, quelle celebrazioni pasquali, quei riti e quelle devozioni particolari, che malgrado siano sconosciute, ancora oggi si ripetono in alcune regioni di Italia.
“La cosa più importante – ha spiegato Marcotulli, esperto ormai in fotografia etnografica
è guardare con grande rispetto, anche se non si condividono le credenze, quello che ci accingiamo a documentare. Cosa non facile dinanzi ai riti penitenziali di Nocera Terinese (in provincia di Catanzaro) e Verbicaro (in provincia di Cosenza), in cui i penitenti fanno omaggio di sangue alla divinità, ai diavoli di Prizzi, le maschere che rincorrono la gente per i vicoli del paese e liberano i malcapitati solo dopo l’offerta di un bicchiere di vino. Le celebrazioni pasquali, in zone della Sicilia, della Calabria e della Campania, spesso rivestono un significato molto più profondo di quanto non rivelino in apparenza. In molti casi non si tratta di semplici feste folcloristiche, bensì di simboli culturali, di segni di appartenenza veri e propri”.