- SANTIAGO DEL CILE - Il presidente del Cile, Ricardo Lagos, ha promulgato la legge che abolisce la pena di morte nel Paese, commutandola in ergastolo.
La pena capitale, che era in vigore da centocinquanta anni, di fatto non è più stata applicata dal 1985, in quanto i condannati venivano sempre graziati.
Un successo, dunque, definito dal capo dello stato cileno importantissimo, che illustra che cos’è il Cile oggi.Abolire la pena di morte - ha commentato Josè Antonio Gomez, ministro della Giustizia – non è un atto di debolezza, ma di umanità.