di Tullio Zembo / L’Italiano in Sud America
BUENOS AIRES, 16 SET. (Italia Estera) - Ieri è sparito in silenzio un segno emblematico dell’ italianità in Argentina: è stata rubata la lupa capitolina.
Più del valore economico, circa 7.500 euro, dispiace per il valore simbolico: era stata donata da Roma al comune di Buenos Aires nel 1910 in occasione del centenario della Rivoluzione di Maggio. Ora la lupa in bronzo non c'è più: è stata rubata nella notte dal parco Lezama, vicino al quartiere della Boca, nella zona meridionale della capitale argentina.
Niente Arsenio Lupin o altri ladri gentiluomini dietro il furto, ma, secondo la polizia, solo volgari trafugatori di metalli. Gli stessi, per intenderci, capaci di lasciare al buio un pezzo di tangenziale per rubare qualche centinaio di metri di filo di rame.
Purtroppo, da qualche tempo a questa parte, sono sparite anche le relazioni politiche italo argentine.
Vero è che l’Italia può scegliere sola, e senza il mio consiglio, i suoi partners. Ci mancherebbe altro! Ma è pur vero che oggi l’ Italia dovrebbe cercare le relazioni politiche commerciali con l’ Argentina perchè ne ha grande interesse.
Questa assenza di dialogo fra stato e stato, questo gelo reciproco (Prodi in visita in Sud America sorvola l’ Argentina e la candidata presidenziale, la Senatrice Cristina Fernandez, moglie di Kirchner, e probabilmente futura Presidente di questo paese, vola ai quattro angoli del mondo meno che in territorio italiano) ad onor del vero, non significa assenza anche dei piccoli: sottosegretari, regioni, cooperazione, Italia lavoro, Ong non meglio identificate, di presenza continuano ad averne e maneggiano (nel buon senso della parola) fior di quattrini con il solo difetto che non si capisce a che fine, se manca una politica di stato!
Sanno i nostri strateghi politici che da pochi mesi, per legge, si è deciso comprare (da parte dello stato italiano) il debito (residuo) di 4/5 mila milioni di dollari (!) contratto dall’ Argentina con cittadini italiani?
Ecco il laconico, ma preciso ed inquestionabile testo della legge: «Per indennizzare i risparmiatori….vittime di frodi finanziarie…..e che hanno sofferto un danno ingiusto non altrimenti risarcibile…è costituito un apposito fondo».
Segue poi al comma successivo il chiarimento: «…….ai benefici del comma precedente sono ammessi anche i risparmiatori che hanno sofferto il predetto danno in conseguenza de default dei titoli obbligazionari della Repubblica Argentina».
E dunque, mi pare, dopo tale decisione, non è più una scelta il trattare o non trattare lo stringere o non stringere contatti con l’ Argentina ma una irrinunciabile necessità di, almeno, 4/5mila milioni di ragioni!
Ai paesi Bric, l’ acume politico esportatore italiano dovrà senza dubbio aggiungere la “A” di Argentina!
Con 4/5 mila milioni di credito chi si deve preoccupare è il creditore, non il debitore.
Inoltre (semmai ce ne fosse bisogno) abbiamo sul campo, cosa unica nella storia, cinque grosse personalità politiche italiane, di cui tre dall’ Argentina: il Sen. Luigi Pallaro, e gli On.li. Merlo e Angeli. Con molto rispetto, potremo istruirli ed, all’ uopo, efficacemente “usarli”! Se solo si risolvesse questo credito avremo risolto molti nostri problemi...
Ah! Dimenticavo: qualcuno sa a quante migliaia di milioni ammonta il debito dei bonds emessi della provincia di Buenos Aires e venduti in Italia?
Tullio Zembo / L’Italiano in Sud America/Italia Estera
Tullio Zembo es italiano y reside en Argentina desde 1986. Es Doctor en Leyes recibido en la Universidad de derecho de Genova en 1982. Fue voluntario en Beirut con las Fuerza de el ONU en el battallon de "Bersaglieri" trupas de elite de italia 1982/ 83 .Medalla campaña de Beirut.Estudio Ingles en Londres y Francés en Toluse durante el periódo 1983/1986. Especializado en derechos italianos en el exterior, representa también a Adusbef ( Asociación consumidores bancarios italianos ) en Argentina, desde el año 2002, siguiendo el análisis legal y de mediación entre los consumidores , el estado Argentino y los bancos italianos.
Presidente el MIDDIE (Moviemiento de Defensa de los Derechos italianos en el exterior)