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05 ago 2007PARTITO DEMOCRATICO: Letta spiega in spiaggia il 'suo' PD

Servizio di Beppe Nisa
 
TIRRENIA (PISA), 5 AGO (Italia Estera) -  "C'é un'idea vecchia che i partiti sono eserciti dove ci sono tenenti, colonnelli e marescialli e che compito del Pd sarebbe riuscire a far combaciare tenenti, colonnelli e marescialli dei Ds con quelli della Margherita. Fare così il Pd vorrebbe dire condannarlo al fallimento". "Trovo poco saggio che non si sia presa in considerazione la proposta di Giuliano Amato di distinguere la partecipazione a queste primarie dall'iscrizione al partito". E’ "una limitazione molto forte e significa non capire che la gente ha bisogno di un approccio leggero".
 
 Lo dice Enrico Letta  a Tirrenia, il giovane sottosegretario alla Presidenza del Consiglio di soli 40 anni,  nel corso di un incontro in uno stabilimento balneare, il Cosmopolitan Beach, nell'ambito della sua campagna per la guida del Partito democratico.
 
Sotto un gazebo, ai margini della spiaggia il  candidato alla guida del Pd, in camicia bianca di lino, jeans e mocassini, spiega la sua idea di Partito democratico - diverso dai "vecchi" partiti.
 
Anche sulla spiaggia la platea è numerosa, bikini e costumi sono di colpo spariti.  "Qui - racconta Letta - ho passato le prime vacanze. Certo, una volta era tutta spiaggia libera". Ora ci sono ombrelloni, sdraio, il bancone per gli aperitivi, il self service. E ci sono i bagnanti. Tanti quanti ce ne possono essere la prima domenica di agosto.
 
E’ la prima tappa del tour di Letta nelle spiagge italiane. 'Sette temi per sette spiagge, si chiama. Oggi si parla di ''Missione natalità".
 
A chi partecipa all'incontro, Letta risponde su tutto. Si parla di welfare: per il candidato alla guida del Pd il protocollo deve passare con i voti della maggioranza, ben vengano quelli dell'Udc, ma solo se aggiuntivi.
 
"Andare per le spiagge d'agosto può essere una grande occasione per parlare con la gente distesa, tranquilla - spiega il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - per parlare dei problemi e quindi per un Pd che vive le sue primarie non come una operazione di vertice ma di apertura alle persone che vogliono partecipare", perché "il Pd fallirebbe se fosse un incontro di nomenclature di partito".
 
 Poi parla delle primarie che per Letta potevano essere fatte con regole migliori: "Sono state costruite intorno all'idea del candidato unico", spiega, e "il fatto che chi partecipa al voto si deve iscrivere al partito può limitare la partecipazione".
 Il "suo" Pd sarebbe un partito nuovo, anche perché figlio di un politico di quarant'anni, l'età giusta per "proporre idee e iniziative mature". Letta vuole un Pd che "non sia copia di Ds e Margherita come modulo organizzativo e controllo del territorio". Meglio non correre il rischio che, alla luce della "berlusconizzazione della politica", i partiti non sopravvivano ai propri leader.
 
Sono passate circa  due ore. Si rompe il silenzio dell'attento e folto uditorio. Letta stringe le mani di tutti. Saluta. Il prossimo appuntamento sarà sulle spiagge di Palermo.
 
Beppe Nisa/Italia Estera



 
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