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08 ago 2007Il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza a Marcinelle

ROMA, 8 AGO. (Italia Estera) - La Segreteria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ha diffuso poco fa questo comunicato:
Il Segretario Generale del CGIE, Elio Carozza a Marcinelle
Alla cerimonia ha partecipato Elio Carozza, Segretario Generale del CGIE, per testimoniare la grande importanza di una data celebrativa che unifica tutti gli italiani nel mondo e riconferma l’impegno dell’Italia per la sua emigrazione
 
Come ogni anno l’8 agosto si celebra a Marcinelle la Giornata del lavoro italiano all’estero, commemorando una delle peggiori sciagure minerarie nella quale trovarono la morte centinaia di emigranti italiani, spinti dalla miseria a cercare lavoro fuori d’Italia e costretti in miniera senza diritti e sicurezza.
 
La tragedia di Marcinelle, simbolo del sacrificio dell'emigrazione italiana non deve essere solo un motivo di commemorazione ma deve rappresentare l'impegno a proseguire nella costruzione di una piena cittadinanza e di una Europa politica e sociale.
Quella tragedia contribuì a rafforzare la spinta all'affermazione dei diritti, alla sicurezza sul lavoro ed alla costruzione di quello "stato sociale" che ha fatto dell'Europa uno dei luoghi più avanzati nel Mondo. Tuttavia molto ancora resta da fare.
 
Marcinelle é un patrimonio etico vivo. Al fianco dei 136 lavoratori italiani che morirono in quella tragedia c'erano decine di lavoratori provenienti da diversi Paesi.
 
Oggi l'Europa é diventata l'approdo di speranza di tanta gente che arriva da ogni parte del Mondo e che oggi, come allora cerca migliori condizioni di vita.
 
Rievocare i morti di Marcinelle senza riconoscere pari dignità e diritti a chi, come loro , lascia la propria terra e la propria famiglia per cercare lavoro e futuro, significa sminuire del valore umano e storico il loro sacrificio.
.
Si tratta, di rafforzare il riconoscimento e la difesa dei diritti di tutti i migranti in ogni paese, in Europa e nel Mondo, combattendo, come già avvenne in passato, lo sfruttamento dei lavoratori migranti e le forme di razzismo, sciovinismo e discriminazione che spesso si manifestano nei loro confronti.
 
Per quanto riguarda la realtà italiana e gli interventi in favore degli italiani all'estero molte restano le questioni aperte ma tre sono le  priorità che dovranno trovare risposta anche a partire dalla prossima legge finanziaria:

1) rafforzamento e riorganizzazione della rete consolare per metterla in grado di rispondere a vecchie e nuove esigenze .
 
2) riforma della legge 153 (lingua e cultura italiana all’estero) per soddisfare meglio la domanda degli emigranti e dei loro discendenti, ripensando l’attuale modello inadeguato, anche alla luce delle più efficaci esperienze di altri paesi europei in questo campo;
 
3) assicurare l’assistenza dei connazionali indigenti, erogare ai più poveri un assegno di solidarietà, estendere, come previsto dall’accordo Governo-Sindacati, anche ai connazionali all’estero le intese raggiunte per l’aumento delle pensioni minime.
 
Queste richieste il CGIE ha già avuto modo di presentarle al Governo ed al Parlamento, anche attraverso l’impegno dei Parlamentari eletti all’estero, e realizzerà un approfondito confronto con Governo e Parlamento per trovare le risposte più adeguate.
Parlare dei bisogni concreti e delle cose da fare è il modo migliore per ricordare adeguatamente la storia, i sacrifici e i morti dell’emigrazione negli anni passati. (Italia Estera) -



 
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