ROMA, 1 AGO. – L'avvocato Berardino Libonati si è dimesso dalla carica di presidente dell’Alitalia. Il Tesoro - che ha confermato di volersi liberare del suo pacchetto di controllo - ha già annunciato che al suo posto subentrerà Maurizio Prato. Questa volta, a differenza del predecessore, con “ampie” deleghe di gestione. La scelta è caduta su Prato - recita il comunicato del ministero - "in considerazione della pluriennale esperienza manageriale maturata in primarie società comprese quelle nel settore del trasporto aereo, nonché in processi di ristrutturazione aziendale e di privatizzazione”.
Il cambio al vertice della compagnia di bandiera arriva nella serata di ieri, alla vigilia di un attesissimo cda e provocando l'ennesima turbolenza a Piazza Affari, con il titolo che in avvio di seduta lascia quasi il quattro per cento.
La carriera di Prato inizia nell'Italstat, dove ricopre l'incarico di vice direttore generale. Poi passa alla Sifa, società del Gruppo Iri operante nel settore immobiliare, finanziario, del capital market e del merchant banking. Dal 1989 al 1998 è stato condirettore generale Italstat, vicepresidente Autostrade e amministratore delegato di Autostrade international e di Bonifica. È stato responsabile della direzione pianificazione e controllo Iri ricoprendo cariche di consigliere di amministrazione e di componente di comitato esecutivo delle principali aziende controllate: Alitalia, Finmeccanica, Fincantieri, Cofiri, Stet, Telecom, Iri management. Attualmente ricopre la carica di presidente e amministratore delegato della holding di Stato Fintecna - quella che ha ereditato gli uomini e i mezzi dell'Iri prodiana - e presidente di Grandi Stazioni. (Italia Estera) -