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23 lug 2007QUIRINALE: La cerimonia del 'Ventaglio'

Naomi Yuki, nata ad Osaka allieva della scuola di pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Roma è una dei tre vincitori del concorso annuale promosso dalla stampa parlamentare.  Sono italiani gli altri due vincitori: Giorgio Loris, 27 anni di Marino, ha disegnato il ventaglio che sarà donato al presidente del Senato Franco Marini e Cosimo Brunetti, 25 anni di Spoleto, è l'autore del ventaglio che sarà regalato giovedì al presidente della Camera, Fausto Bertinotti.
ROMA, 23 LUG. (Italia Estera) -  Ha avuto luogo questa mattina al Quirinale la tradizionale consegna del ’ventaglio’ al Presidente della Repubblica da parte dell’associazione stampa parlamentare. Pierluca Terzulli, presidente dell'Associazione Stampa Parlamentare, alla presenza del Segretario, dott. Claudio Sardo, dei componenti del Consiglio Direttivo, degli aderenti all'Associazione e di personalita' del mondo giornalistico, ha offerto al presidente Napolitano il Ventaglio, realizzato quest'anno da Naomi Yuki, giovane allieva giapponese  dell'Accademia delle Belle Arti di Roma.
"Mi complimento con l'idea del concorso - ha detto Napolitano - e per il delicato frutto che esso ha prodotto favorendo un significativo incontro tra diverse e lontane tradizioni artistiche". Naomi Yuki, nata ad Osaka 37 anni fa, allieva del terzo anno della scuola di pittura dell'Accademia delle Belle arti del professor Costantino Baldino, è una dei tre vincitori del concorso annuale nazionale promosso dalla stampa parlamentare in collaborazione con l'Accademia delle Belle arti di Roma, di cui é presidente Cesare Romiti e che è diretta da Gaetano Castelli. Sono italiani gli altri due vincitori: Giorgio Loris, 27 anni di Marino, ha disegnato il ventaglio che sarà donato al presidente del Senato Franco Marini e Cosimo Brunetti, 25 anni di Spoleto, è l'autore del ventaglio che sarà regalato giovedì al presidente della Camera, Fausto Bertinotti.
Nel suo intervento il Presidente Napoletano ha detto: "Ho fin dall'inizio del mio mandato espresso l'auspicio e l'appello che la libera e pur aspra competizione tra gli opposti schieramenti politici non impedisse l'ascolto reciproco e neppure la convergenza o l'intesa nei campi in cui è necessaria, anzi indispensabile. E non mi lascio dissuadere, e indurre alla rinuncia, dall'ancora inadeguato riscontro che i miei ricorrenti appelli hanno ottenuto".
"La Presidenza della Repubblica - ha continuato il Presidente - non è "occupata" da una parte politica, come talvolta si sente inopinatamente ripetere: essa è solo e sempre impegnata a "rappresentare la nazione nel suo insieme, a valorizzare quel che unisce e può unire il paese, a garantire l'equilibrio e la stabilità delle nostre istituzioni".
"L'equilibrio nel rapporto tra le istituzioni - ha aggiunto il Capo dello Stato - è problema che presenta diversi aspetti, tutti meritevoli di grande attenzione. Molto importante è il rapporto tra Governo e Parlamento: nessuna esigenza di governo può giustificare forzature e distorsioni, e a tale proposito mi sono adoperato e intendo adoperarmi".
"Molto importante - ha affermato Napolitano - è egualmente un clima di moderazione e di reciproco rispetto nel dibattito che si svolge in Parlamento: nessuna, più che legittima, ragione di opposizione può giustificare la perdita del senso del limite in un'aula parlamentare, fino a trascendere nella polemica verso colleghi eletti e in special modo verso colleghi chiamati in virtù del dettato costituzionale a un mandato che vale come riconoscimento dei servigi resi alla Nazione". (Italia Estera) -
 



 
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