CAMPANIA: Rifiuti, “non ne possiamo più, via Bassolino e Russo Iervolino “
di Alfonso Maffettone
NAPOLI, 11 LUG, (Italia Estera) - “Non ne possiamo più” , è il grido di indignazione che si leva contro il governatore della Campania Antonio Bassolino ed il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. A lanciarlo sono ampi settori della cosiddetta borghesia sull’Aventino secondo la definizione del prefetto di Napoli Alessandro Pansa, stanchi di essere diventati cittadini della capitale della vergogna in Italia e nel mondo. Questi settori della società civile di Napoli dicono che è giunto il momento della mobilitazione. Un primo incontro si è svolto ieri alla Rari Nantes Napoli, una agorà dei cittadini organizzata dall’Associazione Minerva presieduta da Stefania Martuscelli ed appoggiata da “La Contea” del capogruppo An in consiglio comunale Luciano Schifone, da Rosanna Paliotto di “Napoli, punto e a capo” e da esponenti di altre associazioni. Il prossimo appuntamento sarà martedì 17 luglio al Teatro Sannazaro.
L’obiettivo è promuovere la partecipazione dei napoletani ad una grande marcia della portata e del significato del corteo dei 40 mila della Fiat, una dimostrazione che faccia capire a tutto il mondo che si vuole uscire per sempre dal perenne stato di emergenza dei rifiuti e dagli infiniti problemi creati dalle amministrazioni di sinistra regionale e cittadina. “Mi auguro che vengano a vederci i boss ed i loro camorristi quando sfileremo. Dovranno constatare che Napoli ha molta, moltissima gente per bene che si ribella al crimine organizzato, al sopruso ed alla corruzione”, ha detto il giornalista Ermanno Corsi.
L’agorà di ieri e’ stato un momento di grande e interessante confronto, c’erano giornalisti, avvocati, ingegneri, bancari ma anche gente comune proveniente dai quartieri popolari di Napoli e della periferia. Un tassista ha denunciato il degrado della città e della Campania per i rifiuti non raccolti, il rumore ,il traffico ed ha bacchettato i politici presenti, tutti in rappresentanza di Alleanza Nazionale. “Basta con il consociativismo, l’opposizione deve agire, in questi anni che cosa avete fatto? “ , ha detto. “ Ci vuole un progetto alternativo. Altrimenti Bassolino e Russo Iervolino non se ne andranno mai. Oggi è l’era di Internet si può fare molto per calamitare e richiamare attenzione”.
Il progetto alternativo è il punto dolente di tutta la vicenda napoletana. Se oggi Rosetta, come vezzosamente si fa chiamare il sindaco di Napoli, può rispondere con arroganza anche all’Ambasciata americana è perché si sente sicura che la sua poltrona non è minacciata. “Sono dichiarazioni intempestive ed inopportune, pretendo le scuse”, ha detto Rosetta sostenendo che l’Ambasciata Usa ha lanciato ieri un falso allarme sul pericolo di epidemie che potrebbe derivare dalla crisi dei rifiuti a Napoli. Evidentemente il sindaco non vede ,come gli altri napoletani, i cumuli di immondizie nelle strade né sente il puzzo che promana da essi.
“ Abbiamo cominciato a lavorare al progetto alternativo, non daremo sconti a nessuno’’ ha assicurato il sen. Luigi Bobbio di An . A gran voce il pubblico in sala alla Rari Nantes ha sollecitato a fare presto. “Non ne possiamo più ’’, è stato il coro unanime.
L’ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile, presente all’incontro, ha denunciato che l’immagine di Napoli è stata irrimediabilmente compromessa. “ Il New York Times ha descritto il problema dell’immondizia grave e pericoloso, lo dico con il cuore in mano da napoletano che ama questa città”, ha affermato Pisani Massamormile. A sua volta Stefania Martuscelli ha sottolineato “ Ci vorranno decenni per cancellare questi danni. Dobbiamo muoverci”.