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07 lug 2007ITALIANI ALL’ESTERO: Primo passo verso una proposta unitaria di assegno di solidarietà sociale

Nella riunione straordinaria della seconda Commissione tematica del CGIE l’On. Merlo: “Si tratta di un vero risarcimento storico” – Una dichiarazione dell’on. Fedi

ROMA, 6 LUG. (Italia Estera) -  Interessante e costruttivo dibattito, quello di oggi, nella riunione straordinaria della II Commissione Tematica - Sicurezza e Tutela Sociale - del CGIE a Roma.
Tra i punti all’ordine del giorno, la proposta di unificazione delle tre iniziative legislative in materia di assegno sociale - o di solidarietà - presentate dai deputati Angeli, Bafile e Merlo.

Dopo una rapida analisi e presentazione, da parte dei deputati presenti, delle tre proposte di legge, il commento dell’On. Merlo (nella foto) è stato : “ Ho molto apprezzato la partecipazione dei colleghi Angeli e Fedi (cofirmatario della proposta Bafile) con i quali abbiamo individuato, insieme ai consiglieri e al rappresentante del Ministero degli Esteri presenti, i punti di contatto tra le tre proposte. Oggi abbiamo posto la prima pietra dell’impianto di quello che potrebbe essere un documento unitario, che terrà in adeguata considerazione tutte le osservazioni ricevute.”

Ha poi ribadito il deputato italoargentino: “Non si tratta di questioni di visibilità personale, non ci tengo ad essere il primo firmatario di un provvedimento che è atteso da decenni: la prima rivendicazione in tal senso, ha giustamente ricordato la presidente Maria Rosa Arona, risale già agli anni ’70.
Chiamarlo assegno sociale o di solidarietà, è irrilevante se si accetta il principio che ne è alla base: cioè la natura di risarcimento storico nei confronti dei nostri connazionali emigrati all’estero.”
Ha poi così concluso: “ Condivido la preoccupazione del Sen. Claudio Micheloni, che ha sollecitato tutti i presenti a tenere i piedi per terra, illustrandoci le difficoltà che ha incontrato nella costituzione del Comitato per gli Italiani all’estero del Senato.
Noi deputati, eletti in queste circoscrizioni, abbiamo il dovere, l’ho già detto e qui lo ribadisco, di lavorare insieme per l’interesse comune dei nostri connazionali esteri. Da soli non abbiamo sufficiente potere contrattuale con il Governo. Dobbiamo far crescere la nostra forza politica in parlamento, superando le differenze, che talvolta rischiano di farci perdere di vista il nostro obiettivo primario: gli interessi di tutta la collettività residente fuori dei confini nazionali.”

L’on. Marco Fedi, che é il cofirmatario della proposta Bafile, ha diffuso una dichiarazione in cui afferma che è stato “Un incontro utile per definire un piano di lavoro comune in vista delle riforme in campo pensionistico. Credo sia utile avviare una fase di consultazione tra i Parlamentari eletti all’estero, il CGIE e le rappresentanze delle nostre comunità, siano esse associative o di categoria”- “Ritengo indispensabile costruire un percorso comune di riflessione sui temi della sicurezza e tutela sociale. Occorre farlo con i sindacati e con i Patronati, con i Ministeri competenti e con l’INPS” – ha continuato Fedi. “Dobbiamo predisporre proposte prioritarie e condivise, in un momento politico complesso ed in una fase particolarmente delicata per il futuro del rapporto tra l’Italia e le comunità italiane nel mondo”.
“L’approvazione di un provvedimento che istituisse l’assegno di solidarietà non rappresenterebbe unicamente un processo di risarcimento storico, ma l’affermazione di principi di solidarietà e di equità. Non possiamo sottrarci a questo compito” – ha sottolineato il deputato de l’Unione – “ma occorre farlo con coerenza, identificando i destinatari del provvedimento – cittadini italiani nati in Italia ed in condizioni di indigenza rapportate al costo della vita." (Italia Estera) -




 
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