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26 giu 2007ENERGIA : Eni e Gazprom intesa per il progetto South Stream

ROMA, 26 GIU, (Italia Estera) - Eni e Gazprom  si sono accordati in un memorandum d’intesa per la realizzazione del South Stream, un sistema di nuovi gasdotti che collegheranno la Russia all’Unione Europea attraverso il Mar Nero.
 
L’accordo prevede lo studio della fattibilità tecnica ed economica del progetto, le opportune verifiche politiche e regolatorie e definisce le modalità di collaborazione tra le due società per la progettazione, il finanziamento, la costruzione e la gestione tecnica e commerciale dei gasdotti.
Il South Stream rappresenta un ulteriore passo nell’implementazione dell’accordo strategico firmato nel novembre 2006 tra Eni e Gazprom.
A seguito degli accordi commerciali e dell’ingresso di Eni nell’upstream in Russia, questo nuovo accordo rafforza ulteriormente l’alleanza tra Eni e Gazprom e contribuirà in maniera significativa a migliorare la sicurezza di approvvigionamento di energia per l’Unione Europea. Il progetto assume particolare rilevanza alla luce dell’importante deficit di gas che si verrà a creare nell’Unione Europea da qui al 2015 come risultato dell’aumento della domanda e della diminuzione della produzione interna.
La capacità di trasporto del South Stream sarà definita nell’ambito degli studi di fattibilità per ottimizzare i costi, tenendo conto di analisi di mercato che saranno effettuate nei paesi di transito e nei mercati di arrivo.
Uno studio preliminare di Saipem indica che i costi sono confrontabili con quelli di un’intera filiera GNL (liquefattori, navi e rigassificatori).
Il South Stream nel tratto offshore prevede l’attraversamento del Mar Nero dalla costa russa di Beregovaya (stesso punto di partenza del Blue Stream) a quella bulgara, con un percorso complessivo di circa 900 km e profondità massime di oltre 2000 metri. Per il tratto onshore, dalla Bulgaria sono allo studio due diversi percorsi, uno verso Nord Ovest e l’altro verso Sud Ovest. Eni e Gazprom realizzeranno il progetto utilizzando le più moderne tecnologie nel rispetto dei più avanzati criteri ambientali.
“Il progetto South Stream – ha affermato il ministro Pierluigi Bersani -  mira a rafforzare la sicurezza energetica in Europa. L’accordo firmato  costituisce un’ulteriore testimonianza della partnership strategica tra l’Italia e la Federazione Russa che noi intendiamo mettere al servizio dei rapporti di collaborazione tra l’Unione Europea e la Russia.
“La funzione dei governi dei paesi coinvolti o potenzialmente interessati al South Stream consiste nel costituire un sistema efficiente di accordi che sostengano l’iniziativa delle compagnie russa e italiana. E’ proprio questo il caso in cui gli obiettivi di un progetto industriale coincidono con gli interessi dei governi e della popolazione di una lunga serie di paesi europei”, - ha detto da parte sua il ministro dell’Industria e Energia della Federazione Russa Viktor Khristenko.
 “South Stream – ha dichiarato Paolo Scaroni, Amministratore Delegato Eni - è il terzo pilastro dell’accordo strategico firmato da  Eni e Gazprom nel novembre 2006. Questa ulteriore intesa nel midstream del gas potrà consentire a Eni di valorizzare ulteriormente le recenti acquisizioni degli asset di Arctic Gas e Urengoil. Il progetto South Stream, il cui sviluppo rispetta tutti i requisiti di sostenibilità a partire da quella ambientale, rappresenterà un passo decisivo per il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento energetico di tutta l’Europa”.
Alexandr Medvedev, Vice Presidente Gazprom, ha commentato:
“La firma del Memorandum è un atto concreto finalizzato allo sviluppo della partnership strategica tra Gazprom e Eni, una partneship di lungo termine e di reciproco vantaggio. Si tratta di un ulteriore passo verso la concreta realizzazione della strategia di Gazprom volta a diversificare le vie delle forniture del gas russo verso i paesi europei e a garantire notevolmente la sicurezza energetica dell’Europa”. (Italia Estera).



 
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