Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
24 giu 2007Brasile, rapito e ucciso un giovane imprenditore toscano

Servizio di Amanda Olivares
SAN PAOLO DEL BRASILE  24 GIU.(Italia Estera) -   Matteo Lorenzetti, 27 anni, un giovane imprenditore di Lucca che da qualche anno viveva con la famiglia a Sao Josè dos Campos, una località a 91 chilometri da San Paolo del Brasile é stato sequestrato da due uomini e  nonostante fosse stato pagato il riscatto è stato ammazzato brutalmente con un colpo di pistola alla testa.  
La vicenda si è svolta giovedì pomeriggio nei pressi dell'azienda 'Intercarta', che si occupa di imballaggi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane imprenditore toscano, che era rimasto nella cartiera fino a tardi, ha chiuso lo stabilimento dirigendosi verso l'auto per tornare a casa. Nel tragitto la macchina è stata bloccata da due uomini a volto coperto. A quel punto poteva trattarsi di un sequestro lampo con la richiesta di un riscatto, come ce ne sono molti, ogni giorno, nelle periferie della metropoli brasiliana.
 
I banditi, infatti, con una telefonata, hanno chiesto il pagamento di un riscatto pari a 200 mila reais (circa 75 mila euro) al padre, poi del figlio si sono perse le tracce.
Alessandro Lorenzetti ha risposto che in casa disponeva solo di 15 mila reais (6 mila euro), da consegnare subito. I sequestratori hanno accettato e stabilito il luogo dell' incontro, che sarebbe avvenuto di lì a poco, nei pressi della fabbrica di famiglia. Quando l' imprenditore, a bordo di un auto, ha raggiunto il posto - come poi ha riferito alla polizia - ha visto tre uomini incappucciati e, spaventato, ha deciso di non fermarsi. Tornato a casa, si e fatto nuovamente coraggio ed è tornato indietro. Ha pagato il riscatto, depositato all’interno di un sacchetto di plastica, che ha lasciato a pochi metri dall’ingresso della sua azienda. I rapitori lo avevano rassicurato che, una volta effettuato il pagamento, avrebbero liberato il ragazzo. Per tutta la notte, pero, la famiglia e rimasta senza notizie di Matteo fino all’indomani mattina, verso le 7, quando il suo cadavere e stato trovato alla periferia di San Jose dos Campos, abbandonato in un terreno incolto.
 
Secondo la polizia, che più tardi ha ritrovato anche il fuoristrada della vittima lasciata dai banditi in una zona isolata, si e trattato di un tipico sequestro-lampo. Lo confermerebbe anche la fretta con cui i rapitori hanno accettato il pagamento della cifra offerta da Alessandro Lorenzetti, ben al di sotto della richiesta iniziale. Resta il mistero sul perché i malviventi, pur avendo ricevuto la somma pattuita, abbiano deciso di giustiziare l' ostaggio. Gli investigatori infatti che stanno esaminando le impronte digitali lasciate sull' auto della vittima sono convinti che il giovane sia stato assassinato prima del pagamento del riscatto.

La famiglia Lorenzetti è originaria di Fornaci di Barga, che si trova a metà strada fra Lucca e la Garfagnana. La madre della vittima, Beatrice Lorenzetti, era stata in vacanza nella sua terra d'origine fino a pochi giorni fa.
Alcuni parenti sono partiti per il Brasile. La famiglia non ha ancora deciso se seppellire Matteo a Sao José dos Campos, dove vive la ragazza che sarebbe dovuta diventare sua moglie, o se far rientrare il feretro in lucchesia per una tumulazione nel paese dove era cresciuto.
 
Amanda Olivares/Italia Estera

 




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati