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05 giu 2007On. Angeli: Perché non dirottare parte del tesoretto al ripristino del personale e delle attività connesse alla rete diplomatico consolare?

ROMA, 5  GIU. (Italia Estera) - "Sono ormai circa tre mesi che si sente parlare di “Tesoretto”, ma cosa sia davvero e a quanto ammonti di preciso, nessuno lo sa".  Inizia così la nota diffusa dal Deputato eletto in Argentina Giuseppe Angeli che propone di impegnare una parte del tesoretto anche per gli Italiani all'estero. 
"Il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, - prosegue la nota -  ha presentato nelle scorse settimane un piano in cinque punti per spendere il tesoretto: pensioni più basse e ammortizzatori sociali, infrastrutture, ricerca, piano casa, sostegno alla famiglia. Il Governo si appresta ad indicare nei prossimi giorni e sicuramente entro il Consiglio dei Ministri del 28 giugno,  le cinque priorità per l’utilizzo dell’extragettito fiscale."
"Le proposte sul come spendere questo fondo, meglio conosciuto come avanzo di bilancio dello Stato, stanno giungendo da ogni dove e per ogni finalità: dalla cancellazione di parte del disavanzo pubblico, alla riduzione delle tasse, all’attivazione di una proposta per dare lavoro ad un elevato numero di disoccupati, al risanamento di parte di imprese dello Stato e così via".
"Come eletto all’Estero, mi piacerebbe ricordare al Presidente Prodi, che anche gli Italiani residenti lontano dalla madrepatria hanno delle necessità e che per soddisfarle non si necessita di tutto il fondo del tesoretto, ma ne basterebbe soltanto una parte".
"I settori sono tra i più disparati, ma certo la rete consolare è quella che maggiormente risente di un periodo di stagnazione ed urge un rinnovo."
"E’ giunta nei giorni scorsi  - si legge ancora nella nota - nella mia casella di posta una lettera del Sindacato del Ministero degli Affari Esteri, dove ancora una volta si sottolinea la precarietà e l’inadeguatezza delle strutture delle nostre rappresentanze territorialmente competenti all’estero."
"Ambasciate e consolati devono infatti far fronte ad una impressionante impennata di domande di servizi, con dotazioni incomparabilmente inferiori ai partners europei (tutto il Ministero degli Affari Esteri assorbe solo lo 0,24% del bilancio dello Stato, contro lo 0,4% della Gran Bretagna, e lo 0,71% della Francia o lo 0,84% della Germania).""
"E’ di questi giorni la notizia che la rete diplomatico consolare cesserebbe di percepire fondi per i digitatori, senza alcuna proroga di integrazione, e con un probabile spostamento ed assegnazione dei fondi ai Patronati.
L'on.le Angeli conclude la sua nota con una serie di domande: "Perché non dirottare parte del tesoretto al ripristino del personale e delle attività connesse alla rete diplomatico consolare?"
"Perché non tenere conto anche di importanti parti del nostro patrimonio artistico che è all’Estero e che ultimamente non è considerato, come ad esempio Istituti Italiani di cultura e le cosiddette Case dell’emigrante che accolgono centinaia di nostri connazionali e fanno sì che possa esserci un legame tra chi è in Italia e chi vive lontano da essa?" (Italia Estera).
 



 
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