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08 giu 2001L’Italia è seconda nella classifica europea della produzione dei rifiuti

- ROMA – Fra i Paesi dell’Unione europea, l’Italia è seconda solo all’Irlanda nella produzione dei rifiuti domestici e di quelli provenienti da attività commerciali. E’ quanto emerge dal rapporto “Environmental signals 2001”, elaborato dall’Agenzia ambientale europea.
Solo nel ‘98 sono stati prodotti quattrocentosessanta chili di rifiuti per ogni abitante, contro i cinquecento dell’Irlanda. Seguono poi l’Islanda (con 280 kg) e l’Austria (con 290).
La produzione di rifiuti nell’Unione europea è in progressiva crescita, un fenomeno questo riconducibile allo sviluppo economico di ogni singola nazione. La produzione totale di immondizia ammonta a 1.300 milioni di tonnellate annue.
Industria e miniere sono i principali settori, che contribuiscono alla crescita. Molti Paesi per lo smaltimento fanno ancora ampio uso di discariche, mentre solo alcuni si servono di tecnologie più avanzate e meno inquinanti.
La direttiva europea sulle discariche stabilisce dei limiti quantitativi di rifiuti da contenere nell’impianto, con obiettivi crescenti al 2006, 2009 e 2016. Raggiungerli, però, sarà molto difficile se il volume complessivo dei rifiuti prodotti continuerà ad aumentare. Senza una procedura alternativa, la discarica rimane, al momento, il metodo di smaltimento più economico. Una tassa in futuro sulla discarica, come già è avvenuto in Austria, Danimarca e Svezia, potrebbe incoraggiare altri metodi come l’incenerimento ed il riciclo.




 
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