Terme frequentate sempre più da giovani per un giro d'affari di oltre 4 mld di euro. Complice la nuova offerta legata a sport e benessere scende l'età media degli amanti del termalismo.
ISCHIA, 22 MAG (Italia Estera) - Grazie all'offerta legata al benessere e allo sport e non piu' solo all'aspetto curativo, sempre piu' giovani frequentano le terme. Così l'eta' media scende verso i quaranta. E' quanto é emerso da Thermalia, la fiera nazionale dedicata al termalismo, che dopo 15 anni è svolta questa volta non più ad Ischia ma a Napoli, riservando all’isola verde solo la giornata conclusiva della sessione scientifica.
Il turismo termale in Italia rappresenta una componente importante dell'offerta turistica. Secondo i dati Federterme, l'incidenza del PIL termale sul PIL turistico e' intorno al 10%. Nel 2005 il fatturato totale delle imprese termali si é attestato su un valore di 350,2 milioni di euro con un indotto quantificabile intorno ai 4 miliardi di euro. Stando ai dati Federterme, le aziende termali ammontano complessivamente a 350 e impiegano direttamente circa 16.700 addetti che arrivano a 70.000 considerando l'intero indotto. L'Italia e' quasi certamente il paese europeo che vanta il maggior numero di località termali: se ne contano infatti ben 170.
La regione con piu' stazioni termali e' la Toscana (23), seguita dal Veneto (22), dall'Emilia Romagna (16), dalla Campania (15), dal Trentino-Alto Adige (13), dal Piemonte e dalle Marche (entrambe con 10). In fondo alla graduatoria troviamo la Liguria con un solo stabilimento (Pigna in provincia di Imperia) e il Molise, che e' l'unica regione del nostro Paese ad essere del tutto priva di impianti termali.
Intervenendo a Thermalia, il vicepresidente dell'Enit Enrico Paolini, si é soffermato sul ruolo del termalismo per lo sviluppo turistico delle regioni del Sud. Secondo Paolini "il riposizionamento del turismo italiano non si fa senza pensare al Mezzogiorno. Napoli e' la citta' piu' importante del Sud, essere superati dalla Spagna e' grave. Occorre fare squadra fra aziende, governo ed enti locali. Nessuno deve andare per conto proprio". Secondo quanto emerso dal workshop professionale, svoltosi nel corso della manifestazione, ad essere interessati alle strutture termali italiane sono stati soprattutto i mercati turistici della Scandinavia e della Russia.
Il forum scientifico ad Ischia ha chiamato a raccolta gli esponenti dei reparti di pediatria, otorinolaringoiatria, reumatologia, ortopedia, idrologia, ginecologia, pneumologia e cardiologia. Hanno dimostrato in modo inequivocabile, attraverso una serie di diapositive e video i benefici che l’attività delle acque termali rendono ad un grande numero di affezioni e patologie, in modo particolare a quelle delle prime vie aeree, così come hanno dimostrano gli studi sottoposti dal relatore di reumatologia, il dottor Scarpa e da quello di idrologia delle acque, la dottoressa Tirri che hanno illustrato come a seconda della composizione dell’acqua si abbia un riscontro terapeutico differente. “Se connettiamo il tutto – ha commentato il dottore Vincenzo Cappello - con il sistema turistico, otterremo un optimum di potenzialità e opportunità che gioveranno senz’altro ad Ischia. Qui abbiamo tutto ciò che occorre: il sole, il mare, il clima, il verde. Ischia è l’isola del respiro”. (Italia Estera) -