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31 mag 2007Brasile ed Italia: cresce la domanda di reciproca collaborazione

Danieli: “Da parte brasiliana richieste di maggiore determinazione e di una presenza più incisiva. La comunità italiana residente in Brasile può costituire un ponte naturale fra i due Paesi”
 
ROMA,  31 MAG (Italia Estera) -  Si  è  conclusa nei giorni scorsi la visita del Vice Ministro agli Affari Esteri Franco Danieli in Brasile. Un Paese che costituisce un importante interlocutore per l'Italia il cui rinnovato interesse nei suoi confronti cresce in misura rilevante a  tutti i livelli: politico istituzionale, economico commerciale, nonchè finanziario e socio-culturale. Interesse che trova una sua ulteriore giustificazione in virtù dell'elevato numero di connazionali residenti. “E' infatti alla comunità  italiana che in Brasile supera le oltre 230.000 unità, ma anche ai 25 milioni di cittadini brasiliani di origine italiana - spiega il Vice Ministro Danieli  - che occorre guardare per capire il legame storico profondo che unisce i due Paesi. Legame che mi è stato sottolineato da tutte le autorità federali e statali brasiliane incontrate, a partire dal Vice Presidente José Alencar e dal Sottosegretario agli Esteri Ruy Nogueita. Essi, così come i Governatori di San Paolo, Rio de Janeiro e Paranà, hanno voluto evidenziare come l'Italia abbia contribuito notevolmente non solo all'industrializzazione e allo sviluppo tecnologico del Paese,  ma anche visibilmente alla formazione della sua identità culturale. Anche per questo sono fortemente propensi a promuovere, incentivare ed accrescere nuove forme di collaborazione politico istituzionale, ma anche tecnico-scientifica con l'Italia.”
Le relazioni fra i due Paesi si sono fortemente rilanciate nel corso dell'ultimo anno, basti pensare ai numerosi incontri politico istituzionali bilaterali di cui quello del Vice Ministro Danieli costituisce solo l'ultimo, e al positivo riflesso sull'economia, che  ha permesso all'Italia di  guadagnare una posizione sia come cliente che come fornitore nel commercio mondiale del Brasile. Tuttavia  Danieli  ha avuto modo di constatare quanto diffusa sia la convinzione nella controparte di essere ancora molto al di sotto delle potenzialità esistenti.  “E questo è evidente in diversi settori, a partire dal comparto energetico all'intera rete infrastrutturale, dal turismo all'ambiente, dalla cooperazione interuniversitaria al tema della sicurezza, campi tutti dove forte è la determinazione brasiliana a chiederci  maggiore partecipazione ed una presenza più incisiva. La comunità italiana residente in Brasile può costituire un ponte naturale fra i due Paesi, il tramite diretto ed immediato capace di interpretare e sviluppare queste esigenze per contribuire in modo rilevante al processo di sviluppo locale ed al consolidamento della presenza italiana nel Paese. Si tratta infatti di una collettività forte ed integrata, ben posizionata socialmente e culturalmente, capace di far sentire la propria voce anche a livello istituzionale, considerando il numeroso gruppo parlamentare di amicizia italo brasiliana che consta più di duecento rappresentanti e con i quali contiamo di aumentare la collaborazione.”(Italia Estera) -



 
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