18 mag 2007 | Giancarlo Mazzuca all'IIC di New York |
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NEW YORK, 18 MAG. (Italia Estera) - Come e quando è nata la terza pagina? Che cos'è l'elzeviro? Quale è la situazione attuale dell' approfondimento culturale nei nostri quotidiani? Il suo futuro?
Su questo argomento, in collaborazione con Emilia Romagna Network di Alberto Quartaroli, all'Istituto Italiano di Cultura di New York su Park Avenue si è tenuto l'incontro "From Carducci's letters to today's cultural information".
Protagonisti della conferenza il padrone di casa Claudio Angelini, il
presidente dell'Associazione Corrispondenti Italiani in Nord America (Acina) Giampaolo Pioli e Renzo Cianfanelli, corrispondente dalla sede delle Rizzoli sulla 57a strada del Corriere della Sera. Ospite d'onore venuto dall'Italia Giancarlo Mazzuca, il direttore di La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino (Quotidiano Nazionale).
Davanti al Console Generale d'Italia a New York Antonio Bandini e al Senatore Vittorio Pessina, i relatori Angelini, Pioli, Cianfanelli e Mazzuca, a voci alterne, hanno ripercorsco la storia e l'importanza delle terza pagina nei quotidiani italiani, dalla sua nascita nel 1901 su Il Giornale d'Italia di Alberto Bergamini in occasione della prima della Francesca da Rimini di Gabriele D'Annunzio alla sua crisi negli anni 70/80 fino alla quasi scomparsa attuale.
Filo rosso della tavola rotonda è stato l'esempio di Il Resto del Carlino: Giancarlo Mazzuca ne ha ricordato le firme e i protaginisti illustri, da Giosuè Carducci che nel 1908 accettò di collaborare alla terza pagina a patto di non avere alcuna restrizione, a Giovanni Spadolini che dal 1955 al 1968 lo diresse presentando particolari cura e attenzione all'elzeviro.
In passato orgoglio e punto di forza della stampa italiana, oggi le pagine culturali, anche per colpa della pubblicità, stanno riducendosi e indebolendosi. In linea con l'involgarimento televisivo, il linguaggio giornalistico della carta stampata è sempre più povero e piatto.
Ma iniziative come quella del supplemento culturale della domenica di Il sole 24 ore fanno sperare in un'inversione di tendenza. "Recuperare la cultura attraverso l'approfondimento domenicale - sostiene Mazzuca - può essere l'idea vincente, un ritorno al passato che rilancerebbe la cultura in Italia". E inietterebbe nuova linfa vitale ai nostri quotidiani, i quali, nonostante la crisi che stanno attraversando, sono, come ricorda il direttore del Quotidiano Nazionale riprendendo Hegel, "la laica preghiera mattutina".
Il direttore Giancarlo Mazzuca ha successivamente incontrato al ristorante Gradisca i professionisti emiliano-romagnoli residenti a New York, appartenenti all'associazione Emilia Romagna Network, su invito del presidente Alberto Quartaroli.
Caterina Lunghi/Italia Estera
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