NAPOLI, 10 MAG (Italia Estera) - nel Palazzo dei Congressi della risorta Stazione Marittima sono cominciati i lavori della ‘48 ore del mare’. L’obiettivo è accendere i riflettori sui problemi ambientali, finanziari, di sicurezza dell'industria armatoriale e sulle connessioni di questa con gli altri comparti economici e istituzionali legati al mare. E la due giorni del mare si propone di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica su un comparto, la cui capacità di garantire efficienza ed economicità ha ripercussioni dirette e imprescindibili con la qualità della vita, la capacità di soddisfare aspirazioni e domanda di beni, la disponibilità di servizi“.
Il presidente di Confitarma, Nicola Coccia ha spiegato: “Vogliamo aprire una finestra sull'industria della navigazione un’industria che svolge una funzione strategica primaria nell'economia globale e intorno alla quale ruotano le tante attività del cluster marittimo”.
La 48 ore del mare, che si candida a diventare un appuntamento annuale, sarà anche l’occasione per definire importanti intese, come quella che si firmerà oggi, alle ore 15, nella sala Calipso dell Expo: protagonisti Confitarma-Ucina Ruote e Fita Cna per lo sviluppo delle Autostrade del Mare.
Altra intesa quella con l’Università Parthenope per l’inaugurazione della Scuola Chef di bordo.
Domani, poi, sarà siglata l’intesa da Assonave, Cetena, Confitarma, Rina e Ucina per la costituzione della piattaforma tecnologica nazionale.
Molto spazio nel corso dei lavori all'individuazione di strumenti innovativi di finanziamento delle navi, ma anche di governance delle società amatoriali, visto che i tempi rapidissimi di trasformazione del mercato, impongono un nuovo cambio di passo, nonostante che la flotta italiana viaggia, a detta di Confitarma, con il vento in poppa, rafforzata da un mercato dei noli che ha prodotto anni di risultati positivi.
il vice ministro ai Trasporti, Cesare De Piccoli, a margine della presentazione della '48 ore del mare' ha detto che “lo shipping non è solo un fatto economico, la politica deve agevolare i progetti di politica fiscale”. "Si sono aperte davanti a noi due grandi occasioni storiche: il riposizionamento del Mediterraneo al centro dei traffici con l' Estremo Oriente, e il nuovo assetto politico e economico dell'Europa - sottolinea De Piccoli - Da Danzica, in Polonia, a Varna nel Mar Nero, quei mari sono acque europee. Tutto questo comporta degli scambi dal punto di vista economico e stravolgimenti delle regole". "Dobbiamo condividere i progetti con la classe imprenditoriale in un gioco anche competitivo per riconquistare il ruolo che all'Italia spetta -conclude il vice ministro ai Trasporti - Nel 2010, la flotta italiana potrà vantare oltre 20 milioni di tonnellate di stazza".(Italia Estera) -