Le partecipazioni italiane all’estero ed estere in Italia
ROMA, 10 MAG (Italia Estera) - Alla presenza del Ministro per il Commercio Internazionale, Emma Bonino, si terrà lunedì 14 maggio p.v. presso la Sede di Roma dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (ICE), la presentazione del Rapporto “Italia Multinazionale 2006”. I risultati dello studio saranno esposti dai due autori del Rapporto, Sergio Mariotti ordinario di Economia del Cambiamento Tecnologico del Politecnico di Milano e Marco Mutinelli, ordinario di Economia e Organizzazione Aziendale dell’Università di Brescia. Dopo gli approfondimenti affidati a Giorgia Giovanetti, Direttore dell’Area Studi, Ricerche e Statistiche dell’ICE, seguiranno i contributi di alcuni imprenditori e gli interventi del Presidente dell’ICE, Umberto Vattani e del Direttore Generale, Massimo Mamberti.
La ricerca “Italia Multinazionale” studia l’internazionalizzazione delle imprese attraverso l’analisi degli investimenti diretti esteri in entrata (multinazionalizzazione passiva) ed in uscita (multinazionalizzazione attiva) dal nostro Paese, evidenziando le peculiarità con cui l’Italia partecipa ai processi di integrazione del mercato mondiale ed il suo posizionamento nella nuova divisione internazionale del lavoro.
La rilevazione riguarda le modalità di internazionalizzazione di natura equity quali partecipazioni azionarie di maggioranza e di minoranza in sussidiarie, filiali, affiliate, joint venture, incroci azionari a supporto di alleanze strategiche, nei settori: industria estrattiva e manifatturiera; energia, gas, acqua; costruzioni; commercio all’ingrosso; logistica e trasporti; servizi di telecomunicazione; software e servizi di informatica; altri servizi professionali.
Dallo studio emerge, negli anni più recenti, una ripresa del numero di iniziative di internazionalizzazione, trainata dalle PMI attive nei settori tradizionali del Made in Italy. Particolarmente dinamiche sono risultate le loro partecipazioni in Europa centro–orientale e in Asia.
Il Rapporto analizza inoltre le caratteristiche del mercato italiano dal punto di vista dell’“attrattività” ed enfatizza la necessità di rimuovere barriere all’entrata per gli investitori internazionali. (Italia Estera) -