“Il CGIE avrebbe dovuto sospendere l’attività per permettere al Governo di affrontare la questione posta da ben due sentenze del TAR”
ROMA, 7 MAG (Italia Estera) - Riceviamo e pubblichiamo una nota diffusa dall’Area Relazioni Interne ed Esterne dell’Epasa-Cna.
“In merito alle dichiarazioni del Segretario Generale del CGIE Elio Carozza sulle decisioni che dovrà assumere l’assemblea plenaria del CGIE, convocata presso il Ministero degli Affari Esteri per i giorni 8–9–10 maggio 2007, che in un punto all’ordine della sessione del 10 maggio prevede anche l’elezione delle cariche vacanti, ribadiamo, precisiamo e ricordiamo che quelle nove cariche di nomina governativa con sentenza del TAR del 24.01.2007 sono state annullate in virtù di una considerazione che il Giudice oppone nel dispositivo in questi termini “ è pertanto necessario, non solo che l’amministrazione apra una selezione a tutte le associazioni rappresentate dal CNEL, ma prima ancora, che predetermini la proporzionale ripartizione dei “seggi” tra le diverse categorie in seno alle quali successivamente operare la scelta di quelle più rappresentative” la stessa sentenza suddetta aveva anche fatto rilevare come “risulta infatti illogica l’assenza di esponenti degli imprenditori commerciali e industriali, degli artigiani e della piccola e media impresa” e da ultimo il Giudice afferma che “quanto poi ai criteri di selezione il riferimento operato dal Legislatore alla “maggiore rappresentatività sul piano nazionale” non esclude che accanto alla consistenza degli associati si tenga conto anche dell’attività all’estero”.
Vogliamo quindi evidenziare la contraddittorietà di un o.d.g. di convocazione dell’Assemblea plenaria che mette tra i punti in discussione, l’esame della sentenza del TAR, le nomine, la riforma del CGIE ecc. all’attenzione di un organismo, che avrebbe dovuto saggiamente sospendere l’attività per permettere agli organi di Governo di affrontare la questione posta da ben due sentenze del Tribunale Amministrativo.
Questa convocazione, da parte degli organi del CGIE, va considerata come un atteggiamento reiterato ed elusivo della sentenza emessa dal TAR e quindi conferma l’illegalità in cui operano i suddetti organismi”.(Italia Estera) -