ROMA, 7 MAG. (Italia Estera) - Un'interrogazione sulla valorizzazione del patrimonio linguistico italiano all'estero e all'insegnamento della lingua italiana in Europa è stata presentata dal deputato di Forza Italia eletto all'estero, Massimo Romagnoli, all'indirizzo del ministro delle Politiche comunitarie Emma Bonino. "Premesso che - si legge nel testo dell'interrogazione - il dibattito sull'utilizzo delle lingue ufficiali dell'Ue all'interno delle Istituzioni non ha ancora ricevuto una risposta in relazione alla proposta di definire un sistema nuovo per l'uso delle lingue ufficiali e una definizione delle lingue di lavoro e del loro uso; la Commissione europea ha già sottolineato in varie occasioni che tutte le lingue ufficiali sono allo stesso tempo lingue di lavoro e possono quindi essere utilizzate a pieno diritto e al medesimo titolo nelle Istituzioni; per garantire l'efficienza del processo decisionale, il regolamento interno della Commissione fissa le disposizioni relative all'uso delle lingue all'interno della stessa Commissione; i testi devono essere disponibili in tutte le lingue
ufficiali dell'Ue per poter essere trasmessi ufficialmente ad altre
Istituzioni comunitarie e/o pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea; la Commissione impiega persone provenienti dai vari Stati membri dell'Unione europea". "Conformemente allo spirito del Trattato - prosegue l'onorevole - la Commissione incoraggia e pratica il multilinguismo; le disposizioni interne dei servizi relative alla redazione dei documenti e allo svolgimento delle riunioni sono pertanto lasciate alla discrezionalità dei funzionari di alto livello della Commissione stessa; l'utilizzo sempre più frequente della lingua italiana in Europa e nel mondo è un dato di fatto. Al
momento della fondazione della Cee e della Ceca la lingua italiana era lingua ufficiale e lingua di lavoro, prima che aderissero gli altri Stati membri; la pubblicazione del Rapporto Eurydice sull'insegnamento della lingua italiana in Europa evidenzia dati molto preoccupanti". Romagnoli chiede dunque di "conoscere i provvedimenti che il governo intende presentare per la
valorizzazione del patrimonio linguistico italiano all'estero ma soprattutto in relazione all'insegnamento della lingua italiana in Europa", e di "conoscere quale sia l'attuale impegno del governo nei confronti dei giovani cittadini italiani, figli di emigrati, che vogliono riavvicinarsi alla loro lingua d'origine".
(Italia Estera) -