- ROMA – Per la prima volta in Italia il disegno intitolato “L’angelo incarnato” di Michelangelo sarà esposto, dal 1 luglio al 28 ottobre, al Palagio Fiorentino di Stia, in provincia di Arezzo.
L’opera, che appartiene ad un collezionista di Berlino, proviene da Los Angeles, dal Centro di studi su Leonardo,del mecenate Armand Hammer,dove è stato ospitato per alcune settimane. L’arrivo nel Bel Paese è stato possibile grazie alla mediazione di due studiosi del maestro Vinci, Carlo Perdetti e Carlo Starnazzi.
Il disegno, stimato tredici miliardi di lire, sarà esposto in una teca di vetro antisfondamento, che permetterà la visione completa anche sul retro. Il tutto sarà poi protetto da un sofisticato sistema di videocontrollo con telecamere digitali e con strumentazioni antincendio.
Il capolavoro, inizialmente, apparteneva alla regina d’Inghilterra ed era conservato nel castello di Windsor. Nell’Ottocento è stato trafugato dagli Hannover, dopodiché è scomparso fino al 1991, anno in cui è stato acquistato dall’attuale proprietario.
Sul retro del disegno compare ancora la firma autografa di Leonardo. Vi è raffigurato un giovane nudo, che secondo la tradizione sarebbe un garzone della bottega del maestro di Vinci, di cui si vedono i genitali.
La mostra, allestita a Stia ed intitolata “L’angelo incarnato fra archeologia e leggenda”, è stata promossa dal Comune, in collaborazione con la Regione Toscana, e patrocinata dalla Presidenza della Repubblica.